Leucemia: sintomi e cure
Una malattia spesso associata ad una cattiva prognosi, la leucemia beneficia, al giorno d’oggi, di ricerche avanzate che consentono di scegliere tra più opzioni di cura. La leucemia mieloide acuta, LAM, è una patologia in aumento che colpisce soggetti di età media di 65 anni. Ma quali sono i diversi tipi di leucemia, le sue manifestazioni sintomatiche e i tipi di trattamento?
Che cos'è la leucemia?
La leucemia è una forma di tumore del sangue che si caratterizza dalla proliferazione incontrollata, nel midollo osseo, di cellule immature (blasti), che non riescono a completare la loro evoluzione in cellule adulte e vanno accumulandosi nell’organismo. Una forte proliferazione di questi globuli bianchi possono affievolire il sistema immunitario.
Da ricordare:
I globuli bianchi (detti anche leucociti) intervengono contro ogni infezione e giocano un vero e proprio ruolo da capitani nel funzionamento del sistema immunitario. I globuli rossi assicurano il corretto trasporto dell’ossigeno al sangue e il midollo osseo, quel tessuto molle che è presente nei canali delle ossa, consente di produrre sia li uni e gli altri tipi di globuli e piastrine.
I tipi di leucemia
Leucemia cronica
Le leucemie croniche si caratterizzano dalla proliferazione di cellule riprodotte nel midollo osseo, in uno stadio avanzato di differenziazione in cellule del sangue. Si evolve nel corso di molti anni e ne esistono di diverso tipo. A seconda del tipo di cellula infetta si può presentare una leucemia linfocitica cronica, una forma molto frequente che colpisce i linfociti sia nel sangue, che nel midollo che negli organi linfatici; e la leucemia mieloide cronica, la più grave.
Leucemia acuta
Questo tipo si caratterizza dalla proliferazione nel midollo di cellule allo stato prematuro in rapida evoluzione, tanto da rendere difficile la prognosi, già migliorata nel corso degli anni. Due sono i tipi di leucemia acuta, una definita leucemia acuta linfoblastica e l’altra leucemia acuta mieloblastica.
Cause
Le leucemie non hanno ancora delle cause ben definite. Molti, infatti, sono i fattori di rischio che possono favorirne l’insorgenza: antecedenti famigliari, anomalia genetica e problemi genetici (come soggetti affetti da sindrome di Dawn o dalla malattia di Franconi), l’alta esposizione ad elevate radiazioni o al benzene, o come effetto collaterale di chemio terapia.
Sintomi leucemia
Molto differisce a seconda del tipo di leucemia da cui si è affetti, ma uno dei sintomi comuni e soventi è l’affaticamento, ingrossamento dei linfonodi, febbre, malessere generale, perdita di peso, dolori ossei o articolari, anemia, infezioni frequenti e sanguinamento inusuale.
Diagnosi
La diagnosi si effettua praticando esami del sangue per osservare numero e la forma di linfociti, che se si presentano con un tasso elevato risultano essere un campanello d’allarme. Possibile anche il prelievo del midollo osseo (mielogramma) utile per constatare leucemie acute. In alcuni casi può essere praticata anche una puntura sternale.
Cura
Variabile a seconda del tipo di leucemia. Per le leucemie acute è previsto un trattamento chemioterapico, trasfusioni, in alcuni casi radioterapia dell’encefalo, trapianto del midollo (in casi gravi); antifungini e cortisone (perle leucemie linfoblastiche acute dei bambini). Le probabilità di esito positivo variano a seconda dello stato e del tipo di leucemia. Per i bambini le cure sono efficaci fino all’’80%. Per le leucemie linfatiche il trattamento è diverso a seconda dell’evoluzione della malattia: in uno stadio A, sarà necessario un semplice monitoraggio; mentre in stadio B e C sarà necessaria una chemioterapia. Nel caso in cui quest’ultima non dovesse funzionare vengono prescritti nuovi farmaci, anticorpi monoclonali. In caso di leucemie mieloidi croniche viene prescritto l’Imatinib (un farmaco) oppure, in caso di resistenza al farmaco, si prosegue con un trapianto del midollo.