Rosolia: sintomi e vaccino
La rosolia è una patologia infettiva causata da un virus appartenente alla famiglia dei Togaviridae. Al pari di pertosse, varicella e morbillo questa malattia infettiva è molto comune in età infantile.
Virus della rosolia
La rosolia è una malattia infettiva che trova la sua causa in un rubivirus. Si tratta di una patologia benigna che colpisce di solito i bambini che una volta contratta la malattia restano immunizzati definitivamente. La diffusione del virus responsabile della rosolia avviene per via aerea, ha un’incubazione di 2-3 settimane prima che compaiano i primi sintomi ed è contagiosa dopo l’apparizione di questi ultimi e per i giorni successivi.
Sintomi della rosolia
I sintomi della rosolia più comuni sono un’eruzione cutanea fatta di piccole macchie rosa che da dietro le orecchie si propagano al capo e a tutto il corpo, febbre, cefalea, linfonodi gonfi, leucopenia, occhi arrossati e lacrimanti e dolori articolari.
La diagnosi della rosolia viene effettuata tramite analisi del sangue nelle quali si ricercano anticorpi specifici del virus.
Trattamento della rosolia
Ad oggi non esiste una vera e propria terapia per la rosolia. Il solo consiglio che il medico può dare è somministrare paracetamolo al paziente nel caso in cui la febbre fosse molto alta. L’arma migliore per prevenire la malattia resta il vaccino.
Vaccino per la rosolia
Il vaccino per la rosolia, di norma, si somministra vero i 13-15 mesi d’età e un richiamo in seguito verso i 6 anni. Questo vaccino si trova di norma nel trivalente insieme a parotite e morbillo.
Rosolia in gravidanza
Se la rosolia viene contratta da una donna incinta il virus può portare dei rischi molto alti al feto. Se la malattia colpisce la donna nel primo trimestre di gestazione si possono verificare morte intra-uterina, malformazioni o un aborto spontaneo.
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