Tripofobia: cause, sintomi e cura

La tripofobia indica la paura dei buchi o delle protuberanze che possono uscire da alcune superfici. In molti soffrono di questa fobia anche se a livello psicologico non viene riconosciuta come un disturbo mentale e nulli sono gli studi che l’affrontano, ecco di cosa tratta nello specifico.

Tripofobia - Significato

Il termine tripofobia deriva dal greco e definisce una paura incondizionata, fobia dei buchi. In modo particolare questa fobia viene ricondotta alla fobia dei buchi nella pelle, associata molto spesso alla paura delle malattie e delle infezioni correlate ad insetti. La definizione di vera e propria fobia non viene ufficialmente segnalata dall’organizzazione degli psicologi o dalla letteratura scientifica. La prima ricerca che ha visto la tripofobia al centro dell’analisi è stata fatta da Geoff Cole e Arnold Wilkins, solo nel 2015.

Cause e sintomi

Questa repulsione verso i buchi è ricondotta piuttosto ad una sensazione di disgusto e ribrezzo che genera stati di ansia. Nello studio condotto dagli scienziati, questo genere di reazione inconscia è da ricollegare non tanto al buco in sé, quanto ad una reazione primitiva del cervello nei confronti di forme che possono celare un pericolo, quali animali pericolosi, serpenti e malattie infettive. Secondo gli studiosi, dunque, alla base della tripofobia vi è una possibile origine evoluzionistica che rappresenta forme ancestrali di sopravvivenza. In soggetti tripofobici, dopo la visione di immagini o oggetti forati, bolle, gruppi di buchi (come ad esempio l’interno del fiore di loto), scaturirebbero brividi, panico, palpitazione, prurito, brividi, pelle d’oca, disturbi visivi e illusioni ottiche.

Terapia

Per la cura delle tripofobia non esiste altro metodo al di fuori della terapia di esposizione, che prevede di guardare figure o soggetti che rappresentano l’elemento di paura, o in questo caso, ribrezzo nei confronti dei buchi su alcune superfici fino a raggiungere una desensibilizzazione graduale a ciò che si sta osservando.

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