Chi è Cristiana Dell’Anna: il volto dietro a Patrizia Santoro

Trentadue anni, napoletana, attrice diplomata all'Accademia d'arte drammatica di Londra, Cristiana Dell'Anna è il volto di Patrizia Santoro in Gomorra 3. Due donne che in comune hanno la caparbietà.

Cristiana Dell'Anna ha descritto la sua Patrizia Santoro shakespeariana: un po' Lady Macbeth un po' Cleopatra e un po' Viola e Olivia ne La dodicesima notte. © Kika Press

Cristiana Dell’Anna che racconta la Patrizia Santoro di Gomorra, sembra raccontare anche un po' se stessa. "Il segreto di Patrizia è conoscere tutto di tutti" spiega l'attrice regalando qualche assaggio della protagonista che nella terza stagione della serie, con la morte di don Pietro Savastano, si ritrova da sola, a dover ricominciare tutto da capo in una realtà dolorosa e difficile dove, "per quanto sia sempre legata a doppio filo con tutti i personaggi, fa un percorso intimo, separato. Piano piano costruisce per se stessa". Lo fa da donna di Gomorra, con quei muscoli che non si chiamano bicipiti o quadricipiti ma sacrificio, capacità di adattamento e caparbietà, sempre in bilico tra bene e male, in un'altalena quasi Shakespeariana. Lo fa perché "adesso c'è dentro, sa come ci si deve comportare e adesso vuole qualcosa anche per sé".

Cristiana Dell’Anna, bellezza napoletana acqua e sapone, classe 1985, cresciuta a Castel Volturno e a Giugliano in una famiglia in cui scorre anche sangue americano, quel percorso l'ha fatto senza essere "subdola" come Patrizia ma altrettanto "fine" e determinata. Lei che ha cominciato a farsi le ossa a 19 anni, a Londra, all'Accademia d'arte drammatica, e ha nutrito il suo spirito con i testi di William Shakespeare. Lei che poi ha recitato in alcuni corti, poi in una web serie, poi, dal 2012 al 2016, sul set di Un posto al sole interpretando le gemelle Micaela e Manuela Cirillo, e intanto ha coltivato uno dei suoi sogni: entrare nel cast di Gomorra.

Nel 2014 fa un provino per la prima stagione, per un ruolo minore, ma "non mi richiamarono mai e io mi misi il cuore in pace - ha raccontato a Vanity Fair -. Incassando il rifiuto con un malumore solo accennato". Il destino, però, premia gli audaci e un anno dopo il suo telefono squilla: "Volevano me per la seconda stagione. Sarei stata Patrizia Santoro. Ero felice come una bambina. A pensare come sarebbe potuta andare se avessi fatto centro al primo casting, mi sento mancare. Piangerei oggi, mi dispererei. Mi mangerei le mani". Lei che le mani non se l'è mangiate e nemmeno le ha tenute in mano: nel 2017 è approdata al cinema con Mister Felicità, diretta da Alessandro Siani.

Riservata, gelosa della sua vita personale, divoratrice di libri, appassionata di fotografia e giocatrice di pallavolo, Cristiana sa che "affermare se stessi è complicato, specie per chi è donna". E lei, che "ho avuto la fortuna di vivere protetta da una famiglia che mi ha insegnato il valore della cultura, dello studio" è solo all'inizio della sua sfida. Cristiana che, come Patrizia, "adesso c'è dentro, sa come ci si deve comportare e adesso vuole qualcosa anche per sé".

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