Le foibe spiegate ai bambini: il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo
Il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo per onorare e commemorare le vittime delle persecuzioni in Istria e Dalmazia. Come spiegare le foibe ai bambini?
Sono ormai 13 anni che, in Italia, il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo, per commemorare le vittime delle foibe e gli italiani costretti ad abbandonare la loro casa per le persecuzioni di Tito. La ricorrenza impone una riflessione che deve coinvolgere anche i piccoli di casa ma come spiegare il dramma delle foibe ai bambini?
Foibe: la storia delle persecuzioni agli italiani
Le foibe spiegate ai bambini non possono prescindere da un'introduzione storica che deve iniziare spiegando ai piccoli di casa le origini di questa vera e propria persecuzione razziale ai danni degli italiani che vivevano, durante la Seconda Guerra Mondiale (tra il 1943 e il 1945), nei territori annessi alla Jugoslavia di Tito. Dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre del 1943, infatti, in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia si scatenò una vera e propria offensiva dei partigiani comunisti contro nazisti e fascisti. Questa persecuzione, però, prese presto i profili di una pulizia etnica e, a morire, furono centinaia di cittadini italiani (fascisti, collaborazionisti del governo italiano, spie, ma anche membri del Comitato di liberazione nazionale, partigiani, donne, anziani e bambini). Lo scopo era quello di annullare l'identità italiana e l'eccidio assunse presto proporzioni enormi in quella che fu, di fatto, un tentativo di annullare l`identità italiana. Gli abitanti di quelle zone, quindi, per sfuggire all'infoibamento (vale a dire per evitare di essere gettati vivi nelle oltre 1500 voragini rocciose di origine carsica presenti sul territorio) fuggirono, o tentarono di farlo, dando origine a un esodo che, anche lui, assunse presto dimensioni immense. Costretti ad abbandonare le loro terre per sottrarsi a questa ondata di discriminazione e di violenza, però, gli italiani dell'Istria furono accolti con sospetto anche in patria dove vennero a lungo additati come "fascisti".
Come spiegare le foibe ai bambini?
Se ricordare, però, è indispensabile (soprattutto per insegnare ai più giovani, come ha ricordato in occasione di un Giorno del Ricordo l'allora presidente Giorgio Napolitano, a non commettere mai più gli stessi errori del passato), per spiegare le foibe ai bambini è indispensabile approcciare all'argomento con attenzione. Largo quindi ai racconti dedicati al tema che, però, non sono numerosi. Nella limitatissima bibliografia e filmografia a disposizione, per i bambini più piccoli, c'è la favola Perché la notte che, scritta dall'autrice di libri per bambini Lorella Rotondi e illustrata da Stefania Silvari (e poi trasformata in un corto animato), racconta la storia di una bambina che accusa la notte di aver "ingoiato" tutti i suoi giochi, la sua cameretta e anche i suoi affetti. Più adatto a bambini un po' più grandicelli, invece, la fiction e trasmessa dalla Rai nel 2005 Il cuore nel pozzo che racconta la fuga di un gruppo di bambini dalle persecuzioni.