KFC e la chizza: nuova storpiatura della pizza nostrana

La catena di fast food KFC lancia la chizza, una "pizza" di nuova generazione la cui base è composta di pollo fritto. L’ennesima storpiatura di uno dei prodotti italiani più noti al mondo.
 

KFC lancia una "pizza" avente come base il pollo fritto che prende il nome chizza. © KFC

Povera pizza. La prendono, la scompongono, la farciscono di frutta, la modificano e la cambiano. Ed eccoci qui, all’ennessimo esperimento culinario made in.. non si sa dove, ma non sicuramente in Italy, dove, si sa, la piazza è una religione.

Questa volta è il fast food KFC (acronimo di Kentucky Fried Chicken) noto in tutto il mondo per essere specializzato in pollo fritto (la cui ricetta è tenuta segreta) che lancia un nuovo prodotto che divide il web. Alla basa c’è l’idea di pizza, o meglio l’idea che un marchio  americano può avere della pizza, composta in questo modo: la base è un disco di pollo impanato e fritto, sul quale è sapientemente disposta della salsa (probabilmente marinara), del formaggio e delle fette di salame. E voilà una delizioza "chizza" (unione tra chicken, che vuol dire pollo, e pizza) dagli ingedienti non precisati (ricordiamo che la ricetta per un pollo così buono e croccante non può essere rivelata alla gente comune), fritta in litri di olio utilizzato e riutilizzato, per ottenere un gusto e un aspetto unici. Ops però, un momento! Sull’aspetto gli internauti hanno qualcosa da ridire: impazza infatti sul web la polemica sulla presunta pubblicità menzognera che mostra un appetitoso piatto da far venire l’acquolina anche al più ortodosso dei vegani, ma che nella realtà, secondo alcuni clienti del fast food, non risulta essere tale. Emblematiche le foto postate sui social da alcuni influencer francesi che mostrano la tristezza di due fettine di pollo sulle quali è stato poggiato del formaggio e un paio di fette di salame.

Il grande sviluppo e successo dei fast food nella nostra odierna società fatta di gente costantemente di corsa (il principio base resta l’ottimizzazione, del tempo e dello spazio) è ormai accettato e anche comprensibile. Ciò che però può infastidire e che si associ un tipo di cibo e modo di mangiare che non ha niente a che vedere con gli ingredienti genuini, le materie prime di qualità e una tradizione antica, come quella della pizza, con questi nuovi tipi di piatti, disponibili subito, e di qualità decisamente discutibile.

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