The woman who left: a Venezia 73 Leone d'Oro al filippino

La giuria di Venezia 73 guidata da Sam Mendes assegna il Leone d'Oro all'interminabile film di Lav Diaz. Coppa Volpi a Emma Stone e Oscar Martinez.

Lav Diaz, regista filippino di "The Woman who left" ha vinto il Leone d'Oro a Venezia 73.

Il Leone d'Oro di Venezia 73 sfida i botteghini e premia i gusti intellettuali: il vincitore The woman who left del regista filippino Lav Diaz è tanto poetico quanto ostico. Tre ore e 46 minuti di pellicola, altro che i ritmi cari a Sam Mendes, regista degli ultimi 007 e al Lido in qualità di Presidente della giuria.   

Il Leone d’Argento per la regia è andato, ex aequo, a Andrei Konchalovsky che ha presentato Paradise e ad Amat Escalante, autore di La Region Salvaje. Il primo potente, straziante, sul dramma dell’Olocausto con storie di Resistenza, il secondo, decisamente più surreale, ma altrettanto attuale trattando la condizione femminile in una società maschilista dominata da una creatura che, come ha precisato il regista “non è una piovra come molti hanno scritto” ma gli somiglia. A Tom Ford è andato invece il Gran Premio della Giuria: il suo Nocturnal Animals e l’importanza di farsi le giuste domande nella vita ha convinto la platea sul talento dell’ex ragazzo della moda. 

La Coppa Volpi per la Miglior Attrice è stata vinta da Emma Stone, protagonista di La La Land di Damien Chazelle, il film che ha incantato rievocando i fasti dei musical: a contendersela c’era una strepitosa Natalie Portman in versione Jakie, firmato da Pablo Larrain. La pellicola dedicata alla moglie del presidente Kennedy si è invece aggiudicata il premio per la Miglior sceneggiatura (premiato Noah Oppenheim). 

Prevedibile, invece, la Coppa Volpi a Oscar Martinez, Miglior attore ne El ciudadano ilustre di Gastón Duprat e Mariano Cohn, il film che, raccontando la storia di uno scrittore venezuelano che ritorna nel suo paesino, ha conquistato il Lido. Così come c’era da aspettarsi che il Premio Speciale della Giuria andasse ad Ana Lily Amirpour, regista di The Bad Batch, il film intriso di violenza e cannibalismo che ha scioccato più d’un giornalista (uscito durante la presentazione). Il Premio Marcello Mastroianni è andato a Paula Beer, giovane attrice emergente protagonista di Franz di François Ozon.

Deluso il cinema italiano che, a parte Liberami di Federica Di Giacomo, premiato come Miglior film della sezione Orizzonti, non viene preso in considerazione dalla giuria di Sam Mendes che per l’edizione di Venezia 73 ha decisamente puntato in alto.

 

Copyright foto: Kika Press

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