Milena Ceres, quel morso all’asilo nido di Milano che la inchioda

Maltrattamenti sui minori: Milena Ceres e Enrico Luigi Piroddi, rispettivamente il titolare e la coordinatrice dell'asilo nido BabyWorld Bicocca di Milano, sono stati inchiodati da un video.

I bambini dell'asilo BabyWorld Bicocca di Milano venivano chiusi per ore in stanzini bui, nonostante le urla disperate. © Vasileios Karafillidis

Insulti, minacce, schiaffi. Bambini chiusi al buio, legati alle sedie con cinghia strettissime, presi a morsi: l’incubo è andato in scena nell'asilo nido BabyWorld Bicocca, in pieno giorno, in viale Sarca, a Milano. In manette sono finiti Milena Ceres, 34 anni, coordinatrice ed Enrico Luigi Piroddi,  un oristanese di 35 anni, responsabile del nido e cuoco. Una coppia senza scrupoli, senza coscienza, senza cuore. La donna, accusata di maltrattamenti sui minori, è stata colta in flagranza di reato, inchiodata dalle immagini di un video che nessuno avrebbe voluto vedere. 

Il morso della coordinatrice

A far scattare l’allarme è stato proprio quel morso. Era il 27 luglio, i carabinieri tenevano d'occhio la struttura dal 3 aprile attraverso un sistema di telecamere nascoste piazzate dopo la denuncia di due ex dipendenti. Guardare quello che ogni giorno dovevano sopportare i 14 bambini tra i 10 mesi e i 2 anni era dura ma quando Milena ha afferrato un piccolo di 2 anni e lo ha morsicato sul collo il carabiniere è scattato in piedi: "No, questo non è possibile". La squadra è intervenuta immediatamente, il bambino è stato portato all'ospedale, gli hanno dato 10 giorni di prognosi ma la ferita brucerà molto più a lungo. I responsabili sono stati spediti a San Vittore: "Ho trascorso 4 giorni in carcere, ma ora sono libero: ci sarà un perché - ha dichiarato Piroddi quando la vicenda diventata di pubblico dominio -. La mia collaboratrice invece è ai domiciliari, ed è anche troppo...". 

Violenza sui bambini: orrori ed omertà

Urla disperate al buio, imboccamenti forzati, tirate d’orecchie, schiaffi, strattonamenti, lividi. E tanta, troppa omertà: più volte i genitori hanno fatto domande per quei segni sospetti, magari anche per quelle alterazioni dell’umore. "Sarà caduto, niente di grave", rispondevano vaghi. Nessuno, pur avendo orecchie per sentire e bocche per parlare, ha raccontato la verità sui vergognosi metodi educativi dell’asilo. Altre due educatrici sono indagate anche se pare che non abbiano maltrattato i bambini. 

Maltrattamenti all'asilo: le reazioni

Scrive una mamma sul gruppo Facebook Milano con i bambini: "La mia bimba si sveglia urlando di notte, ma non sempre riesco a consolarla. E quando si tratta di farla dormire è un incubo, inizia a strillare. Da due giorni provo a dondolarla sulle mie gambe e vedo che si addormenta così".

Genitori che per mesi si sono fatti "mille domande" e ora devono fare i conti con una manciata di risposte difficili da trovare, convinti com'erano di affidare i loro piccoli in un ambiente “sicuro e accogliente dove i nostri piccoli ospiti possono crescere e imparare con gioia e serenità” come recita la descrizione della struttura sul sito. Un asilo che fa parte di una catena che ha in franchising altri istituti in Lombardia, in Veneto, in Emilia Romagna, Toscana e Piemonte e che, ovviamente, non è responsabile delle azioni dei due scellerati rinchiusi a San Vittore. Tutt’altro che esponenti di “uno staff educativo altamente qualificato ed esclusivamente dedicato alla cura dei bambini e alla didattica”. Due mostri, e basta.

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