Ferrara, mamma ritira la figlia dall'asilo per un'assistente down
Una madre ha ritirato la figlia di 10 mesi dall'asilo perché una delle assistenti ha la Sindrome di Down. La direttrice: "Ha tutte le carte in regola, valuterà se chiedere i danni".
A Ferrara una mamma ha ritirato la figlia dall'asilo dopo aver scoperto che una delle assistenti ha la Sindrome di Down.
L’apprensione di una madre non è sempre giustificabile: quella che ha spinto una donna di Ferrara a ritirare la sua piccola di 10 mesi dall’asilo perché una delle assistenti ausiliarie ha la sindrome di Down rientra in questa categoria. La vicenda, raccontata dalla direttrice della struttura ai giornali locali e rimbalzata ovunque nella rete, solleva un velo sui pericolosi pregiudizi della nostra società.
I fatti: siamo al terzo giorno dell’inserimento della piccola - la finestra di tempo che i genitori trascorrono con i figli per rendere meno traumatico l'arrivo e, già che ci sono, usano per verificare la struttura - ma la madre, invece di presentarsi, telefona. "La signora mi ha telefonato alle 8 - ha riferito la responsabile - per chiedermi, con tono piuttosto alterato, perché non le avevo comunicato che nel nido lavorava, come mi ha detto la signora al telefono, 'quella ragazza lì', cosa di cui era invece al corrente".
Giustificazioni che la struttura non è tenuta a fornire, dal momento che “la nostra ausiliaria ha tutte le carte in regola per svolgere il lavoro per cui è stata assegnata” ha dichiarato la direttrice dell’asilo. Tanto per la cronaca ha 37 anni e 14 passati a farsi le ossa nel settore, tra gli otto trascorsi in una scuola e sei nel nido in questione. Tanto che ora “la famiglia della 37enne down valuterà se chiedere i danni morali", ha precisato la direttrice.
Anche perché la giovane, dopo aver scoperto di essere lei la causa dello scontro tra la madre e la struttura, è andata a casa molto turbata. "Ma tornerà qui a lavorare, ha tutta la nostra fiducia", ha tenuto a precisare la direttrice a La Nuova Ferrara, specificando che tra i compiti della giovane c’è l’assistenza alle tre educatrici nella cura dei piccoli (ad esempio quando devono cambiare i bimbi che hanno fra 0 e 3 anni) e la pulizia dei locali. Niente che possa interferire, come ha sospettato la madre, con l’educazione ai bambini iscritti.
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