I "borghi felici" dell'Italia sono 158: il podio all'Alto Adige

Secondo la classifica elaborata dal Centro studi Sintesi che prende in considerazione il Bil (Benessere interno lordo) , i "borghi felici" dell'Italia sono 158: i primi tre in Alto Adige.

Brunico, nel cuore della Val Pusteria, è il borgo più felice d'Italia.


Sono piccoli, si vive meglio, gli abitanti sono più felici che altrove e per lo più si trovano in Alto Adige. Sono i 158borghi felici” dell’Italia. Sono 18 in meno rispetto al 2014, ma le new entry bilanciano il conto. A fare l’elenco è il Centro studi Sintesi per Il Sole 24 Ore che ha preso in considerazione 47 indicatori del Bil, il Benessere interno lordo che Bob Kennedy per primo, nel 1968, teorizzò in un discorso alla Nazione. Perché, diceva, il Pil misura tutto eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta. Non bastano i conti dello Stato: per costruire una società felice bisogna considerare anche la salute, l’istruzione, l’ambiente, il lavoro, le attività ricreative, le relazioni interpersonali e la possibilità di fare la differenza partecipando alla vita pubblica. Certo, il fatto che i borghi presi in considerazione abbiano una popolazione tra i 5mila e i 50mila abitanti, aiuta. D’altronde, per scoprire i buoni esempi, da qualche parte si deve pur cominciare. 

Tanto più che, passati in rassegna gli 8.047 Comuni italiani riconosciuti dall'Istat, l’Alto Adige si conferma la Regione più felice: primo Brunico (che conferma il suo primato raggiunto nel 2014), secondo Vipiteno (stessa posizione l’anno scorso), terza Egna (new entry balzata sul podio). Se poi si considerano anche Peschiera del Garda e Lazise, rispettivamente quarto e quinto, il risultato è un itinerario immaginario (e felice) che dal cuore della Val Pusteria risale verso la capitale dei canederli, poi scende verso sud, lungo la Strada del vino fino alla Bassa Atesina, e infine verso il lago di Garda, sponda veronese.

Sono “gli importanti risultati in termini di condizioni di vita materiali (il reddito Irpef medio è il più elevato registrato dai 158 Comuni selezionati e anche i depositi pro capite sono nettamente superiori alla media) e al primato nel campo ambientale (forte incidenza di auto a limitate emissioni inquinanti)” ad aver confermato la prima posizione di Brunico. Mentre per quanto riguarda Vipiteno, i ricercatori hanno concluso che “pur non raggiungendo alcun primato nelle aree tematiche analizzate, sfrutta un mix equilibrato di performance di livello medio-alto, con punte di eccellenza nei campi della salute e dell'ambiente”. Al punto che, se tutto va come deve andare, il prossimo anno potrebbero esserci sorprese interessanti. Dalle analisi, infatti, è evidente come il gap tra Brunico e tutti gli altri si sia ridotto in una sorta di “redistribuzione della felicità”. 

Anche se nella classifica di quest’anno i borghi felici sono 18 in meno. Un dato che non mette in allarme il Centro sudi, anzi: “le molte new entry, anche di altissimo livello, come Egna, che occupa il gradino più basso del podio” confermano che alcuni Comuni si sono messi in riga e hanno soddisfatto i criteri per superare la “dura fase di selezione”. In particolare, tra le new entry, ci sono Manerba del Garda, Lazise, Bentivoglio e Cherasco, Peschiera del Garda, Saluzzo, Mogliano Veneto, San Martino Siccomario, Borgomanero e Torri di Quartesolo.

Copyright foto: Fotolia
Potrebbe anche interessarti
Il documento intitolato « I "borghi felici" dell'Italia sono 158: il podio all'Alto Adige » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.