Il divorzio spezza il cuore e impenna il rischio d'infarto

Secondo uno studio della Duke University, chi divorzia rischia di più l'infarto. Alle donne va peggio che agli uomini: dopo il primo fallimento la probabilità è del 24%, dopo il secondo s'impenna al 77%.   

Prima di aggiungere il divorzio tra le cause d'infarto, però, la "British Heart Foundation " vuole ulteriori ricerche.


I risultati della ricerca della Duke University faranno tremare i polsi a un cuore spezzato su quattro. È statistica, quindi va presa con le dovute cautele, ma stando ai risultati pubblicati su Circulation, tanto per cambiare, pare che alle donne vada molto peggio che agli uomini: quelle con un divorzio alle spalle rischiano di più (il 24%) di avere un infarto. Non parliamo di quelle che ne hanno due, per cui la probabilità sale al 77%. Per gli uomini le percentuali attestano un rischio del 10% dopo il primo fallimento e del 30% dopo il secondo. Ma non solo: se per l'ex marito i tassi di rischio ritornano ai livelli normali in caso di seconde nozze, per l'ex moglie la situazione migliora solo marginalmente visto che, dicono gli esperti, “le unioni successive vengono sempre avvertite come più rischiose”.

All’origine di tutto ci sarebbe il famigerato stress che, a lungo andare metterebbe a dura prova (anche) il benessere del cuore. D’altra parte non è una novità, lo avevano già detto quelli della Johns Hopkins University di Baltimora: se sei un adulto e se stai divorziando, dicevano anni fa, le malattie si fanno croniche, il cuore s'indebolisce e il diabete peggiora. Conclusioni che il recente studio sembrano confermare: “È un rischio comparabile a quello della pressione alta quando si ha il diabete” ha spiegato la professoressa Linda George, nel team dei ricercatori. 

Stress che però non va relegato ai (si fa per dire) semplici assestamenti post divorzio - dal reddito che si dimezza alle abitudini che cambiano - ma che va individuato ad un livello più profondo, emotivo: “Piuttosto lo stress psicologico è uno stress costante sul sistema immunitario – precisano i ricercatori – che determina livelli di infiammazione e crescita dello stress degli ormoni più elevati”. E, anche in questo caso, due diversi studi avevano tratto le stesse conclusioni anni fa. Nel 2012, all’Harvard Medical School's Beth Israel Deaconess Medical Center si era dedotto che il rischio di colpo al cuore è addirittura 21 volte superiore al normale il primo giorno dopo la fine di un amore e sei volte entro la prima settimana, mentre dal Karolinska Institute di Stoccolma, si era calcolato che le donne che vivono con la tabella di marcia in tasca trasformano in croniche le infezioni

Alla luce dei nuovi dati che hanno a che fare non solo con la fine di un amore ma con lo scioglimento di un matrimonio, c’è già chi pensa di inserire il divorzio tra le cause di rischio cardiaco. Ma in questo senso la British Heart Foundation ci va con i piedi di piombo: “Sappiamo da tempo che i problemi psicologici possono avere ripercussioni sulla salute del cuore - ha commentato il professor Jeremy Pearson - ma i risultati sull’infarto sono ancora parziali. Attendiamo ulteriori riscontri”. Attendiamo, nel frattempo pensateci su, prima di mettere via la fede.

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