Vacanze magiche tra fate e gnomi: l'itinerario

Nell'archivio della Forestale spunta un fascicolo dedicato a "Gnomi e fate dei boschi" ed ecco la mappa per organizzare vacanze magiche in giro per l'Italia. Ma per un corretto avvistamento attenzione a seguire le regole.


Sull'Appennino tosco-romagnolo la Forestale ha registrato molte segnalazioni magiche di elfi e gnomi.


Da bambine sognavate di trovarvi faccia a faccia con una fatina dei boschi? I vostri figli desiderano incontrare uno gnomo? Oppure, semplicemente, volete far scontrare vostra suocera con un troll? Prenotate le vacanze sull’Appennino tosco-romagnolo. A suggerirlo è l’agenzia Adnkronos che, negli archivi della Guardia Forestale, ha scovato un fascicolo verde e leggermente sgualcito dal titolo inequivocabile: Gnomi e fate dei boschi. Sembra un libro di favole (o una ritardataria bufala da primo aprile) e invece, assicurano dal Cfs, è tutto vero. 

"Alla Forestale arrivano segnalazioni di tutti i generi – spiega all’agenzia di stampa Stefano Cazora del Corpo Forestale dello Stato - in questo caso allo gnomo si associa un guardiano della natura così come al Cfs si riconosce il ruolo di tutela ambientale". Via libera quindi alle segnalazioni che, spesso, sono anche corredate da foto come nel caso della testimonianza del banchiere di Cesena G.F. che, mentre raggiungeva la sua baita nella Foresta della Lama in compagnia della moglie, ha visto (e immortalato) un essere “dalle sembianze umane, carponi e intento a mangiare neve” a bordo strada. “Un elfo” secondo la forestale che ha dichiarato quel “qualcosa” parente del biondissimo Legolas a causa di un paio di orecchie appuntite che, nello scatto, si vedono chiaramente. 

Chiaramente, ovvio, è un eufemismo perché la foto è sfocata e non è mai stato consegnato il negativo ma la fonte, si legge, è “una persona seria e attendibile”. L’attendibilità del testimone non basta, però, agli anziani del posto secondo i quali l’essere ritratto più che un elfo potrebbe essere un poltergeist cioè l’irrequieto spiritello di un ragazzino ucciso anni prima da un mugnaio e destinato ad aggirarsi senza pace tra i boschi. 

Sia come sia non si tratta, comunque, di un caso isolato. Più o meno nelle stesse zone, infatti, il signor Pierluigi Ricci raccontò di aver incontrato un essere dalle sembianze umane alto circa 25 centimetri. Uno gnomo? Parrebbe ma, secondo gli ufficiali del Comando Stazione Bagno di Romagna che hanno raccolto la segnalazione, la descrizione era molto molto simile a quella del classico personaggio da favola. Troppo, stando agli agenti.  

In ogni caso il fenomeno è interessante tanto per i curiosi e gli appassionati di fantascienza quanto per il marketing e il turismo che, sulle vacanze fantasy, ha costruito veri e propri itinerari. Si parte così dagli gnomi dell’Appennino, ci si sposta a veder le fate nel casentino e poi ecco le streghe che appaiono un po’ ovunque ma specialmente al centro e al sud. 

Se non li avete mai visti, prima di tirar su uno scettico sopracciglio, fate bene attenzione perché la colpa potrebbe essere solo vostra. Secondo le testimonianze degli esperti raccolte da Adnkronos, infatti, per un corretto avvistamento è indispensabile seguire alcune regole: guardare verso il basso, immedesimarsi con la natura e, soprattutto, liberarsi dalle sovrastrutture culturali. Fatto questo gnomi, fate ed elfi appariranno all’improvviso: provare per credere.   



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