Bacche di goji, il nuovo (prezzemolo) elisir-di-lunga-vita

Le bacche di goji sono il nuovo (prezzemolo) elisir-di-lunga-vita: stanno bene con tutto (dallo yogurt alle minestre, passando per infusi e muesli) e fanno bene (quasi) a tutti. Antiossidanti, energizzanti e immunostimolanti, sono sconsigliate solo in gravidanza, ai diabeti, ipertesi e chi assume farmaci anticoagulanti. 

Le bacche di Goji sono un elisir di lunga vita conosciuto già dalla millenaria medicina cinese.


Piccole, rosse, dolci come i mirtilli e dalla tradizione millenaria, le bacche di goji  sono il nuovo prezzemolo-elisir-di-lunga-vita. Si trovano ovunque, stanno bene con tutto e promettono miracoli (quasi) per tutti. I cinesi lo sostengono dalla notte dei tempi, il mondo occidentale le ha battezzate nel 1973 - il nome è dell'etnobotanico nord-americano Bradley Dobos che ha adattato la pronuncia cinese di gǒuqǐ, bacca - e nell’ultimo decennio le consiglia un po’ per tutto. Con qualche precauzione, però. 

Energetiche, antiossidanti, immunostimolanti, ricche di vitamine, minerali e oligominerali non vanno assunte prima, durante e dopo una gravidanza. Per il resto vanno bene (quasi) sempre. Il rame, ferro, fosforo e manganese aiutano a regolare il metabolismo energetico, il potassio e magnesio aumentano la resistenza muscolare, lo zinco e il cromo offrono un valido supporto nelle diete ipocaloriche. Sono sconsigliate - previo consulto con il proprio medico curante che esamini caso per caso - a chi assume farmaci anticoagulanti - i principi attivi potrebbero interferire con gli antagonisti della vitamina K -, in caso di ipertensione e diabete

Anche perché i frutti dell’arbusto Lycium barbarum (ma anche di quello chinense, dal sapore un più amaro), della famiglia delle Solanaceae (la stessa delle patate, pomodori, melanzane, tabacco, peperoncino e Belladonna) che crescono su viti rampicanti nelle valli himalayane, nella Mongolia, nel Tibet, nelle province della Cina dello Xinjiang, dello Ningxia, e nella regione autonoma della Mongolia Interna - ma da quando sono entrate nella nostra alimentazione si trovano anche a chilometro zero, coltivate in Italia -, sono sì un super cibo, ma non certo l’unico

Passando alla pratica, nella cucina asiatica le bacche finiscono nelle zuppe o a condire le carni, da noi, invece - dove sono vendute per lo più come bacche essiccate o succhi concentrati - possono essere sgranocchiate così come sono o lasciate in un infuso, aggiunte all’insalata, ai frullati, al muesli, allo yogurt o (all’asiatica) alle minestre e nelle verdure. Insomma, un po’ come il prezzemolo, si diceva. Senza esagerare - ma anche senza sperare in un miracolo, per godere dei benefici l’assunzione dovrebbe essere circa 20 grammi per adulto -, il magico mondo delle bacche di goji vi sta aspettando.   

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