Belen-Tiziana: Il suicidio? Sono scoppiata a piangere

Alla conferenza stampa di "Striscia la Notizia", Belén ricorda la vicenda di Tiziana Cantone: "è successa anche a me e so che violenza sia, per la vergogna persi un figlio". 

Per la vergogna della pubblicazione in rete del video hot, Belén non uscì di casa per mesi e perse anche un figlio.

Belén sa bene che cosa significhi finire alla gogna del web: "Quando ho sentito la notizia del suicidio di quella ragazza (Tiziana Cantone, n.d.r.) mi sono messa a piangere perché una cosa del genere è successa anche a me e so che violenza sia. Sono stata depressa per due mesi, non uscivo di casa per la vergogna e persi un bambino”. La dichiarazione crea il silenzio alla conferenza stampa di presentazione della coppia (che si annuncia esplosiva) Belén Rodriguez-Michelle Hunziker alle prese con la conduzione di Striscia la Notizia da lunedì 26 settembre per una settimana. 

In un attimo lo stereotipo della bella argentina che esibisce le sue grazie senza (troppo) pudore (anzi con una certa fierezza) sul palco di Sanremo come su Instagram evaporano e lasciano il posto all’empatia per quella giovane che ai tempi del video hot era minorenne e pressoché sconosciuta e nel 2011 finì sotto gli occhi di tutti quando il suo ex fidanzato decise di pubblicarlo in rete. “Sono forse l’unica a non avere mai visto quel video” ha aggiunto la Rodriguez che, come Tiziana, si rivolse ai legali. “Feci di tutto per bloccarlo ma non ci fu verso e quando mi trovai in lacrime davanti a un giudice, una donna per altro, lei mi disse: chi mi dice che non lo abbia messo in giro proprio lei per farsi pubblicità?”.

Video hot di Belén: l'impotenza delle donne

Video che, a tutt’ora, è incastrato nella ragnatela: “La cosa più assurda è che ancora oggi non sono riusciti a bloccare queste cose, il mio video lo puoi vedere solo con un click. Per fortuna io sono una donna forte psicologicamente, ma c’è chi è più fragile. Stiamo parlando di persone che si sono suicidate per la vergogna e per la depressione e questo non deve accadere mai più”

Ai tempi avrebbe voluto scrivere un post per raccontare il suo stato d’animo e sensibilizzare sull’uso superficiale della vetrina che offrono i social. Alla fine, però, cambiò idea: “Ho rinunciato a scrivere quel post. Ho pensato che poi quella storia sarebbe tornata ancora una volta a galla e sarebbero riapparsi i link per vedere il video”. Deduzione azzeccata, visto che la difficoltà nella rimozione di un contenuto sta proprio nella nebulosa che si porta dietro e in rete cresce in maniera esponenziale. “È un argomento delicato e non c’è l’ombra di una soluzione purtroppo, perché chiunque può caricare su Internet qualunque cosa. Non è un gioco. È una violenza e purtroppo non abbiamo armi per difenderci. E poi per una donna è molto peggio che per un uomo”. 

Cyberbullismo: la lotta delle donne

Tuttavia, “noi ci rendiamo disponibili, noi ci siamo per questa battaglia” ha concluso Belén chiamando in causa la collega Michelle Hunziker, da tempo combatte con l’avvocata Giulia Bongiorno con Doppia Difesa, l’Onlus rivolta alle donne vittime di discriminazioni, abusi o violenze. “Lo ripeto sempre ad Aurora di stare attenta - ha colto la palla al balzo -. Tutti noi abbiamo fatto le nostre marachelle quando eravamo ragazzi, ma allora lo sapevano quattro persone al paesello. Oggi col web lo sanno subito tutti". Perciò, nell’attesa che si trovi una soluzione a livello internazionale, “bisogna far capire ai nostri ragazzi di non lasciare niente in giro. Anche le cose che ti sembrano più innocenti, poi rischiano di rimanerti attaccate addosso per sempre”, ha precisato la Hunziker. “Se una cosa ti scappa dal controllo ti può rovinare la vita”, ha concluso, riportando tutti al tragico destino toccato, purtroppo, non solo a Tiziana.

 

Copyright foto: Kika Press

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