Rimini, stupro: dopo Tiziana Cantone un’altra tragedia in rete

A Rimini una 17enne è stata stuprata in un bagno: le amiche hanno filmato e condiviso su WhatsApp. A Napoli Tiziana Cantone si è suicidata perché perseguitata da un video hot diffuso in rete dagli amici. 

La ragazza di Rimini è stata stuprata in una discoteca: invece di difenderla, le amiche l'hanno filmata. © Chalida Techapanupreeda/123RF

Tempi duri per l’amicizia, l’umanità, l’intelligenza, le donne. A Rimini una 17enne è stata stuprata nel bagno di una discoteca da un ragazzo albanese, uno di quelli che si conoscono di vista o poco più: il mondo lo sa perché le sue amiche, quelle con cui era uscita, invece di evitare la violenza, chiedere aiuto, fare qualsisia cosa di utile, hanno filmato tutto, condito il video con agghiaccianti risatine e poi l’hanno condiviso con la vittima (e chissà chi altri) su WhatsApp. La 17enne era ubriaca fradicia, “al punto da non capire quasi più niente”, come ha raccontato agli inquirenti a cui ha sporto denuncia il giorno dopo, quando grazie alla notifica inviatale dalle amiche ha scoperto (il doppio) orrore che ha subito e ha chiesto aiuto alla madre. L’unica che si è schierata dalla sua parte e si è affidata alla magistratura che ha aperto un fascicolo per violenza sessuale

Il suicidio di Tiziana Cantone

A Napoli, invece, Tiziana Cantone si è suicidata a 31 anni perché la notorietà l’aveva sfiancata: la gente la fermava per strada perché quel filmino hot condiviso con 5 amici l’aveva messa alla gogna della grande ragnatela. Doveva restare privato e invece qualcuno l’ha tradita, l’ha fatto rimbalzare online e nel giro di un anno e mezzo è finito su tutti i social, i portali e perfino i siti porno. Tanto che la giovane aveva cambiato identità (per un periodo perfino città) e affidato la pratica a un avvocato, Roberta Foglia Maxillo, gettandosi a capofitto in una (inutile) battaglia legale alla ricerca dell'oblio. Un diritto, per la legge. Il fatto è che se nella vita panta rei, tutto scorre, nella rete nulla si cancella. Stremata, Tiziana si è annodata un foulard intorno al collo nella cantina della casa della madre, a Mugnano, alle porte di Napoli, e si è lasciata andare all'oblio.

Antonio Foglia e Selvaggia Lucarelli

Il giorno dopo queste due tragedie, la società fa i conti con l’altra faccia della rete, la vetrina dell’ignoranza e della grettezza umana dove pur di spararla più grossa e rumorosa di tutti si arriva a offendere l’intelligenza umana. Vedi l’Antonio citato da Selvaggia Lucarelli che prima di andare a dormire ha concepito la seguente poesia dedicata a Tiziana Cantone: “Ti è piaciuto zoccoliare e farti guardare!?!? adesso non ti resta che da un foulard penzolare…stai facendo il video!?!?Brava…ahahahaha Spero che da domani tutte quelle come lei facciano la stessa fine!!! Tutte da un foulard a penzolare!!!”. Condita con un occhiolino finale, la composizione di uno che nella vita fa il musicista e a tempo perso spara sentenze, ha scatenato un acceso dibattito, al punto che dieci minuti dopo è stato rimosso. Troppo tardi, in rete tutto resta. Tiziana l’ha scoperto sulla sua pelle. I tempi sono maturi perché gli Antonio del caso inizino a pensarci su. 

Potrebbe anche interessarti
Il documento intitolato « Rimini, stupro: dopo Tiziana Cantone un’altra tragedia in rete » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.