Islam, le donne che lottano per l'unità e quelle usate come capro espiatorio

A Bologna donne islamiche sono state aggredite, su YouTube gli studenti musulmani hanno pubblicato il video NousSommesUnis. Le ultime vittime di Parigi sono i musulmani integrati.

I musulmani, e in particolare le donne, sono le ultime vittime dell'attentato di Parigi.


Donne velate bersagliate di insulti, sputi e minacce: “tornatevene a casa”. Succede a Bologna. Altre donne, anche queste velate, lottano per l’unità mettendoci la faccia in un video, perché l’Islam non è quello che ha terrorizzato Parigi. Succede su YouTube, nel video NousSommesUnis pubblicato dall'associazione EMF (Etudiants musulmans de France). Eccole, le ultime vittime dell’attentato di venerdì 13 novembre: i musulmani integrati, e in particolare le donne, che vivono in Occidente, che hanno vite normali, figli iscritti a scuola e contratti di lavoro. Uomini e donne guardati con sospetto perché il cattivo di questa folle guerra ha una faccia simile alla loro e pretende di usare la religione per spiegare la loro barbarie. 

Gli imam di Parigi

Tentativo smentito fin dalle prime ore, quando gli imam di Parigi si sono riuniti a pregare a pochi metri dal teatro Bataclan, insieme allo scrittore ebreo Marek Halter. “Non ci divideranno” ha fatto sapere Hassen Chalghoumi, presidente della Conferenza degli imam di Francia e imam di Drancy, ma per questo serve una prova di forza in più, metterci la faccia affinché "un miliardo e mezzo di persone di fede islamica 'ostaggio dell'Isis' non diventi il capro espiatorio di una guerra maledetta di cui non ha colpe e tanto meno responsabilità”. Risultato: l’appello lanciato da Chalghoumi a uscire dal “silenzio per dire 'noalla barbarie e a un odio che sporca tutti i musulmani” è stato raccolto nel video NousSommesUnis.  

Le donne islamiche aggredite a Bologna

Il problema è che ormai la valanga si è staccata e sta travolgendo un po’ tutti. Come a Bologna, per esempio, dove "tira una brutta aria islamofobica” denuncia Yassine Lafram, il presidente della Comunità Islamica della città. Che aggiunge: “Abbiamo ricevuto segnalazioni di ragazze velate bersaglio di insulti e frasi come 'tornate a casa vostra' o 'criminali, assassini' e di sputi, sugli autobus o al mercato, gli sguardi biechi ormai sono all'ordine del giorno". 

Lafram sottolinea come i musulmani di Bologna abbiano “condannato tutte le stragi” e si rifiutino di “cadere nel gioco dei terroristi che ci vogliono 'nemici in casa'”. Ma la realtà che racconta Lafram, è questa: ”Dopo l'attentato a Charlie Hebdo abbiamo avuto tantissime mail di minacce e insulti, anche su Facebook, è brutto da dire ma ci stiamo abituando". Il risultato è "la tendenza a chiudersi, a stare in disparte".

La risposta degli studenti musulmani: NousSommesUnis

I giovani studenti musulmani nel video NousSommesUnis.

La deriva più pericolosa, a cui il video NousSommesUnis risponde parafrasando il motto di d'Artagnan e i suoi amici moschettieri in ”Uno per tutti e tutti per l'umanità” che ha per protagonisti gli studenti musulmani di Francia dell'associazione Emf (Etudiants musulmans de France). Un video che inizia con il presidente Hollande e le notizie dei tg e poi mostra quei capi, prima chini, su uno sfondo bianco. Teste che si sollevano e mentre dagli occhi trasudano empatia, umiltà, sostegno e solidarietà tra le mani stringono un cartoncino nero con su scritto "Siamo uniti”.  

"Uno per tutti e tutti per l'umanità - dice la voce fuori campo -. Più di 120 morti, un centinaio di feriti. Tre giorni di lutto a causa di otto presunti terroristi. La Francia è piombata nel caos e nello spavento e io...resto senza voce". Ma la voce torna, le cose da dire sono tante: ”Pensano di portare avanti una guerra contro dei crociati e invocano il Corano, aggrappandosi ai suoi versetti. Ma versare il sangue di un innocente non risponde ad alcuna legge. Se loro non l'hanno capito, anche io non li capisco. Lascia al tuo e al mio cuore ferito il tempo di cicatrizzarsi".

Perché, conclude il video, ”Tra Charlie Hebdo, il Thalys e Parigi sommersa, il cuore grida forte 'Sto male per la mia Francia'. Il bene che si fonda sulla fede condannerà sempre questi attentati. Volevano indebolire la Francia ma hanno rafforzato il cuore dei francesi. Un grido si farà più forte, quello della fraternità. Uno per tutti e tutti per l'umanità. Siamo e resteremo uniti per sempre". Nero. Poi il versetto tratto dalla quinta sura del Corano: "Colui che uccide un uomo, uccide tutta l'umanità".


Copyright foto e video: Fotolia/YouTube

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