Il prossimo 11 novembre la casa d'aste Bonhams batterà la Bibbia stampata nel 1631 in Inghilterra dove il nono comandamento recita: "Puoi commettere adulterio”.
La Bibbia stampata nel 1631 in Inghilterra che contempla l'adulterio: refuso o complotto?
"Puoi commettere adulterio”. Il nono comandamento di una Bibbia del XVII secolo farà rizzare sulla sedia i credenti (e non solo) che, proprio in questi giorni, fanno i conti con gli spiragli del Sinodo sulla comunione ai divorziati. Peccato che si tratti di un refuso capace (solo) di far lievitare il prezzo del volume stampato nel 1631 in Inghilterra a 15mila sterline (oltre 20 mila euro) all’asta del prossimo 11 novembre alla casa londinese di Bonhams.
"Puoi commettere adulterio": quando l'errore fu scoperto circolavano già mille copie della Bibbia.
Resta da capire se si tratta di un errore scoperto troppo tardi o di un’omissione volontaria, frutto di un complotto ordito ai danni dei tipografi reali. È un fatto che, quello che oggi desta curiosità e l’attenzione degli appassionati, ai tempi scatenò l’ira funesta di re Carlo I e della chiesa anglicana. Quando fu scoperto, infatti, le copie stampate erano circa mille e anche se le autorità ordinarono di recuperarle e distruggerle, qualcuna si salvò. Solo nove sono riuscite ad attraversare i quattrocento anni che nel frattempo sono passati.
Chi pagò le spese di quel “non” mancante fu Robert Barker, ai tempi il più famoso stampatore di corte: condannato a pagare una multa salatissima (l’equivalente di 55mila euro), perse la licenza e nel 1635 venne rinchiuso in carcere dove morì, dieci anni dopo, in miseria.
Copyright foto: www.bonhams.com
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