Vino: l'Italia è il primo produttore al mondo (davanti alla Francia)

L'Italia riconquista il gradino più alto del podio nella produzione di vino: con quasi 50 milioni di ettolitri batte la Francia. Record anche nelle esportazioni nel primo semestre 2015.

Nel 2015 l'Italia è il leader mondiale nella produzione di vino, seguono la Francia e la Spagna.


Il vino italiano riconquista il gradino più alto del podio: nel 2015 ha vinto l’annuale derby con la Francia riuscendo a strappare il primato nella produzione con quasi 50 milioni di ettolitri (48,869 a voler essere precisi) che fanno segnare un +13% rispetto alla scorsa stagione. Oltralpe sono stati 46,450 milioni gli ettolitri imbottigliati, l’1% in meno del 2014, quanto basta per scivolare in seconda posizione. A seguire si è piazzata (come di consueto) la Spagna: con i suoi 36,6 milioni di ettolitri deve però fare i conti con un -5% rispetto al passato.

Al di sotto del podio, decisamente staccati dalla tripletta mediterranea, c’è la Germania (8,788 milioni di ettolitri) medaglia di legno, e il Portogallo (6,703 milioni), in quinta posizione. Insomma, a fare la somma dei fiumi di vino prodotti in Europa, si arriva a quota 163,800 milioni di ettolitri pronti per essere venduti e consumati.   

A fare la differenza in fatto di produzione, come sempre, è il meteo: è ancora vivo il ricordo dell’anno scorso, quando il cielo sfavorevole fece crollare i rendimenti italiani a favore della patria del Bordeaux, che uscì vincitrice nell’eterno match vinicolo. Quest'anno le carte si sono invertite: in Francia il clima secco ha messo i bastoni tra le ruote e il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Insomma, "anche se la Francia - come ci tiene a far notare Le Monde - resta, e di gran lunga, il numero uno mondiale in termini di valorizzazione dei propri prodotti vinicoli”, quest’anno è “l’Italia si conferma la patria del vino tornando ad essere leader anche nella produzione” ha commentato il ministro delle politiche agricole e alimentari, Maurizio Martina. E ancora: “Abbiamo una ricchezza straordinaria, con oltre 500 vitigni coltivati, e vogliamo valorizzare ancora di più il grande lavoro fatto dalle nostre aziende in questi anni". 

Anche perché, regione per regione - secondi i dati Uiv-Ismea - l’incremento si è notato un po’ ovunque. Fanno eccezione la Lombardia (-3%) e la Toscana (0%), territori che anche nel 2014 hanno dato risultati in controtendenza rispetto al resto del Paese, e la Calabria, crollata a -10%. Per cercare i più prolifici si deve andare in Veneto che conferma la leadership del 2014 e fa ancora meglio (circa 9.317.000 ettolitri, +13%), in Emilia Romagna (7.618.000 ettolitri, +9%) e in Puglia (6.480.000 ettolitri, +19%).

Una qualità, quella italiana, riconosciuta e premiata anche all’estero: secondo le stime di Bruxelles, infatti, nel primo semestre del 2015 il Bel Paese è stato il leader nelle esportazioni fra mercato Ue ed extra Ue, considerando le eccellenze Doc e Doccg. Va da sé che seguono la Francia e la Spagna.

Va ricordato, però, che un conto è la quantità, un altro la qualità e se l’Italia ha incrementato la produzione, la Francia resta imbattuta in fatto di valore: 3,642 miliardi di euro incassati contro i 2,542 miliardi dell'Italia e i 1,233 miliardi dalla Spagna. Appuntamento all’anno prossimo: le scommesse su quantità, qualità ed export sono aperte.

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