Quattordici anni dopo l'11 settembre si continua a morire

L'11 settembre 2001 l'attentato alle Torri Gemelle, al Pentagono e in Pennsylvania, rivendicato da Al Qaeda, ha causato 3 mila morti. In quattordici anni si sono ammalati di tumore tra 2500 e 3700 sopravvissuti.

L'11 settembre 2001 quattro aerei di linea dirottati si schiantarono sulle Torri Gemelle, sul Pentagono e su un campo in Pennsylvania.


L’11 settembre è una di quelle date che hanno cambiato il mondo, nei palazzi del potere, in quelle Torri Gemelle che non esistono più e nella vita delle persone. Una data che non si potrà mai dimenticare, che si ricorda chi, ai tempi, era un bambino e chi era al lavoro. Una data che perseguita non solo le famiglie delle vittime, ma anche quelle dei sopravvissuti perché quattordici anni dopo l’attentato rivendicato da Al Qaeda che fece 3mila morti in poche ore, si continua a morire. L’ultima vittima, poche settimane fa, è stata Marcy Border soprannominata “Lady Dust” da quando la sua foto, ricoperta di polvere, fece il giro del mondo diventando uno dei simboli di quel giorno. Da allora, però, sono stati tra 2500 e 3700 i sopravvissuti che si sono ammalati di tumore.  

Famiglie di una nazione che vorrebbe andare avanti, forse dimenticare, ma rimane incastrata in un dramma che si sa quando è iniziato, ma non quando finirà. Per questo le celebrazioni a New York, Washington e Shanksville che ricordano quel tragico giorno in cui quattro aerei di linea dirottati si schiantarono rispettivamente sulle Torri Gemelle (alle 8.46 e alle 9.03 locali), sul Pentagono (alle 9.37) e su un campo in Pennsylvania (alle 10.03).   

Come ogni anno la cerimonia principale si svolgerà al Memoriale dell’11 settembre a New York: prima sarà il silenzio, all’ora esatta degli schianti e del crollo, poi saranno i nomi delle vittime a risuonare nell’aria, infine, con il calar della sera, 88 proiettori lanceranno due colonne di luce che uniranno terra e cielo nel cosiddetto Tribute in Light, visibile a quasi 100 chilometri di distanza.  

"Il presidente - ha riferito il portavoce Eric Schultz - non vede l'ora di parlare con uomini e donne patriottici che lavorano ogni giorno per mantenere l'America sicura e onorare i sacrifici dei soldati e delle loro famiglie".

Copyright foto: Kika Press
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