Bobbi Kristina Brown vicina alla fine: verrà trasferita in un hospice

Bobbi Kristina Brown, la 22enne figlia di Whitney Houston in coma dal 31 gennaio scorso, verrà trasferita in un "hospice" per malati terminali. Anche per far luce su che cosa causò il collasso della giovane è stata aperta un'indagine a carico del fidanzato, Nick Gordon.

C’è ancora, ma non c’è più. Bobbi Kristina Brown, la figlia di Whitney Houston in coma dal 31 gennaio scorso, giorno in cui fu trovata priva di sensi nella vasca da bagno della sua casa di Atlanta - verrà trasferita in un hospice perché, “nonostante le migliori cure e attrezzature mediche - ha scritto la zia Pat in un comunicato stampa - le sue condizioni continuano a peggiorare”. Da giovedì prossimo, dopo il trasferimento, la 22enne non riceverà più cure e trattamenti per tenerla in vita ma solo cure palliative. “Adesso è nelle mani di Dio” ha scritto la famiglia che ha “ringraziato tutti quelli che hanno pregato per lei”.

Se la speranza di un miracolo è ormai svanita, resta la certezza di voler chiarire che cosa sia successo alla giovane. Intanto è stata aperta un’indagine a carico del fidanzato, Nick Gordon, accusato di averle procurato danni fisici ed emotivi, veri e propri abusi commessi fingendo di cercare una relazione stabile e duratura quando i suoi scopi - a vedere come stanno le cose oggi - sembra fossero altri. Tanto per cominciare, Nick è accusato di aver sottratto dal conto corrente di Bobbi Kristina più di 11mila dollari dopo che la ragazza era entrata in coma.

E resta, naturalmente, lo strazio della famiglia. Ad aprile il padre aveva dichiarato in un video trasmesso da Tmz: “Bobbi Kristina è sveglia, vigile, mi guarda”. Poche parole, mai confermate dai fatti, che hanno però riacceso la speranza in una possibile guarigione. “Mi affido a Dio - aveva invece dichiarato in quei giorni la zia -, solo lui può cambiare le cose. Chiedo a tutti di pregare il Signore di concederci un miracolo: se avverrà, grazie a Dio. Se dovesse accadere il contrario, sono pronta”. È arrivato, purtroppo, il momento peggiore.