Fiorucci

La storia del brand Fiorucci è una caratterizzata da una fortissima identità che ha trasformato il marchio nel simbolo di uno stile capace di manifestare i cambiamenti del life style italiano degli anni Settanta e Ottanta. Punto di riferimento, in quegli anni, con il suo store milanese di San Babila, Fiorucci si distinse per una grande attenzione alle tonalità più accese e ai materiali innovativi. 

Il primo negozio, in Galleria Passarella a Milano, fu inaugurato nel 1967 da Adriano Celentano apparso, secondo quanto riporta la leggenda, al taglio del nastro in una Cadillac rosa. Negli anni immediatamente successivi nasce lo “stile Fiorucci” e, di conseguenza, i cosiddetti “fioruccini” che si riconoscono nel logo dei due famosi angioletti, apparso proprio in questi anni.  Poi ecco il secondo negozio nel capoluogo lombardo (un maxi store su tre piani con annesso ristorante e spazio per le performance) e il primo a Londra, aperto nel 1975 in Kings Road, nonché la linea child Fioruccino

La popolarità è ormai globale: nel 1977, in occasione dell’apertura dello Studio 54 a Manhattan, il team newyorkese della griffe organizza il grande opening del locale e, nel 1978, produce la prima linea di occhiali collaborando poi, nello stesso anno, al restyling dell’Alfa Romeo Giulietta. Attraversando velocemente gli anni ecco il 1985 con la firma della licenza italiana con la Wrangler che consacra Fiorucci “re del jeans” e lo convince ad aprirsi al segmento maschile con la linea Classic Nouveau, una via di mezzo tra casual e classico. 

Ed ecco gli anni Duemila che vedono l’addio di Elio Fiorucci, nel 2001,  le prime pubblicazioni celebrative, come Fiorucci Story edito da Mondadori Electa nel 2005, e  la nascita della linea Home nel 2009. 

Oggi l’azienda Fiorucci, rilevata nel 1990 dalla società giapponese di abbigliamento Edwin International, ha ancora a Milano la sede del suo centro design.

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