Expo2015: benvenuti a "Fab Food, la fabbrica del gusto italiano"

La mostra interattiva "Fab Food, la fabbrica del gusto italiano", allestita per l'Expo da Confindustria e curata dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, è un Luna Park di giostre suoni, luci e colori per scoprire le grandi sfide e mettersi alla prova. Divertendosi. 

All'inaugurazione di "Fab Food - La fabbrica del gusto italiano", tra gli altri, Federica Guidi, Ministro dello Sviluppo Economico e Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria e Ambassador di Expo2015.


Novecento metri quadri, due piani, un vortice di luci, colori, suoni attraverso piatti volanti, jukebox, giostre, specchi deformanti: benvenuti a Fab Food - La fabbrica del gusto italiano, la mostra interattiva allestita da Confindustria all’interno di Expo2015 che ha inaugurato il 28 maggio 2015 nel Padiglione Italia. Un vero e proprio Luna Park messo in scena dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano che catapulta il visitatore in un percorso di venti minuti più unico che raro. Dieci sale per dieci esperienze che divertiranno i bambini, conquisteranno i giovani e faranno pensare gli adulti che, una giostra dopo l’altra, diventano gli attori delle sfide globali della food safety e della food security, provando in prima persona che cosa significa lavorare giorno dopo giorno al miglioramento delle condizioni alimentari del Pianeta nel rispetto dell’ambiente e delle risorse. Il tutto grazie all’industria e alle sue tecnologie. 

Si parte in sordina: la prima sala è puro coinvolgimento emotivo attraverso un percorso di piatti volanti, come quelli dei giocolieri, che raccontano undici ricette tipiche della cucina italiana e le loro origini. Come la storia d’amore tra una mozzarella e un pomodoro che ha dato vita a una caprese. Si passa ai jukebox della seconda sala, dove ognuno è invitato a scegliere il piatto che più desidera in quel momento tra quelli proposti, a selezionarlo e a ritirare il rispettivo adesivo. Si salgono le scale e dall’individualità il focus si sposta sulla collettività: una delle grandi sfide al centro di Expo2015 è scoprire come, nel 2050, la Terra riuscirà a sfamare 9 miliardi di persone senza trasformarsi in una landa desolata. Ecco che allora, un gradino dopo l’altro, una nuvola di domande interrogano il visitatore che si è appena messo in tasca il suo piatto dei desideri: il cibo è sano? è sicuro? è sostenibile? 

Il Luna Park prosegue, il primo piano si apre con la giostra Nutrire il Pianeta dove una Terra in disequilibrio invita lo spettatore a vestire i panni di chi tutti i giorni ha le mani in pasta per provare a rimettere in asse il globo. I primi che calza sono quelli degli industriali impegnati nella sfida dell’efficienza, ovvero produrre di più con le giuste risorse. La giostra Crescere in tempo s’illumina, il visitatore-industriale deve fare centro per far crescere la propria pianta o il proprio animale. Quella successiva, Obiettivo Sicurezza, lo catapulta dentro l’industria, lo mette a guidare un muletto e gli fa ricostruire le fasi di lavorazione, trasformazione e imballaggio di un prodotto. Obiettivo: ottenere il bollino sicurezza. Quella dopo ancora, Specchi Deformanti lo riporta a confrontarsi con se stesso, perché gli stili di vita di ciascuno possono fare la differenza per tutti gli altri. Per farsene un’idea ci sono gli specchi della giostra successiva, Riflessi di Tecnologia, proiezioni di fantasmi del passato - una mondina, un soldato, un contadino, un nobile - che raccontano le loro storie in un confronto con i tempi che cambiano e le innovazioni che fanno la differenza. 

Si ritorna al piano terra, si passa attraverso i 28 monitor delle Ricette d’innovazione dove ciascuna delle associazioni di Confindustria che ha partecipato al progetto racconta in un minuto il proprio approccio innovativo. Infine la grande bilancia dell’ultima sala, dove ciascuno è invitato a restituire l’adesivo del piatto che ha selezionato al jukebox. Perché anche se siamo gocce nel mare, l’equilibrio è affar nostro e dipende anche da ognuno di noi

Copyright foto:  Expo 2015 / Daniele Mascolo
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