Se ti masturbi la tua mano sarà incinta nell'aldilà. Parola di telepredicatore turco

L’ultima è che a masturbarsi in vita ci si ritrova con “la mano incinta nell’aldilà”. Ne è convinto Mücahid Cihad Han, il telepredicatore islamico che dalle telecamere del suo programma trasmesso dall’emittente turca 2000 Tv, ha ammonito un telespettatore che gli ha confessato di averlo fatto pur avendo una moglie e per di più durante la Umrah, il pellegrinaggio alla Mecca. Apriti cielo, o meglio, preparati al cielo.

Non solo, secondo i precetti islamici, l’autoerotismo è “haram”, proibito, ha ricordato il religioso al fedele sporcaccione, ma a farlo “le mani si rivolgeranno a Dio per reclamare i loro diritti". Insomma, cercando una soluzione per il telespettatore che una moglie già ce l’ha, Mücahid Cihad Han si è limitato a intimargli di “resistere alle tentazioni di Satana”. Peccato che tra i suoi dodicimila e più follower, non tutti la pensino allo stesso modo e tra l’ironia e il sarcasmo, Mücahid Cihad Han è stato sommerso da una valanga di cinguettii. 

”Ci sono ginecologi della mano nell'aldilà?” si è informato uno. "L'aborto è consentito in paradiso?", ha domandato un altro. "Quindi, secondo te essere incinta sarebbe una punizione di Dio?" ha commentato un altro ancora. 

Per tutti quelli che se lo stanno domandando, al momento non ci sono prove che le mani rimangano incinte nell’aldilà (così come è fuori discussione che causi la cecità, credenza popolare che qualcuno ricorderà tramandata dalle proprie nonne) mentre la letteratura medica ha dedicato pagine e pagine ai benefici dell’autoerotismo. Per non parlare di quelle su una felice sessualità.

Prendete nota: l’organismo rilascia endorfine che migliorano l’umore e combattono la depressione, così come la tanto decantata ossitocina, la ben nota sostanza dell’amore che (quasi) tutto può, il sistema immunitario ringrazia e la propria sessualità pure. Insomma, il telepredicatore non se la prenda, ma i tabù sono crollati da un pezzo e masturbarsi fa bene. Lo sanno (e lo fanno) tutti, anche i suoi ascoltatori rei confessi.