Madonna: un bacio gay tra un ebreo e un musulmano che scatena il web

Madonna posta su Instagram la foto di un bacio gay tra un musulmano e un ebreo e scatena la bufera: "voleva solo essere una dichiarazione d'amore" si difende lei. Intanto l'Isis continua a seminare la morte in Iraq e in Siria. 

Il post su Instagram di Madonna che ha infiammato la rete.


Un cuore ribelle si ribella alla guerra che da più di mezzo secolo squarcia la Terra Santa, e propone l’amore. Con un bacio, omosessuale, tra un musulmano e un ebreo, postato su Instagram. Madonna non guarda in faccia a nessuno e lancia la sua “dichiarazione d’amore” nel giorno in cui l’Isis conquista la città irachena di Ramadi seminando cinquecento morti per le strade e continua a stringere in una morsa di terrore quella siriana di Palmyra dove dopo giorni di assedio si muore ancora sotto le bombe. La fa con un bacio, perché “l’amore è l’amore”, come commenta a fianco della foto “siennatgirl”. Magari bastasse un bacio. E magari un bacio mettesse tutti d’accordo

Quello di Madonna è un bellissimo messaggio che, però, rischia di scatenare l’effetto opposto. Il Califfato che l’Isis ha tutte le intenzioni di rifondare - l’obiettivo dei miliziani è riconquistare i territori del Levante che appartenevano alla Grande Siria prima della caduta dell'Impero ottomano, restaurando il primo Califfato islamico degli Omayyadi (661-750 d.C.), che dalla Spagna arriva fino alla Turchia - insegue l’Islam sunnita dei primi tempi, dove se l’amore è un fatto privato, di certo quello gay non è contemplato, tanto meno incitato. Un Califfato che non ha nessuna intenzione di mettersi in discussione, che alle provocazioni di chi ha provato a ribellarsi - vis-à-vis non su Instagram - ha sempre risposto con una violenza inaudita. Un Califfato che in realtà è l’ennesimo tentativo dell’uomo di vestire con la religione la sete di potere e che maschera con precetti di fede la volontà di sottomettere chiunque la pensi diversamente.

"L’Islam non appoggia l'omosessualità e se a qualcuno non piace questo fatto non dovrebbe essere musulmano. È molto semplice", scrive sul profilo Instagram di Madonna uno dei commenti che parlano tutte le lingue. Certo, c’è anche chi scrive "non capisco tutte le persone che dicono sia impossibile. Io sono un ebreo di Israele e il mio ragazzo è musulmano arabo e viviamo insieme da tre anni!", gli fa eco un altro ragazzo. Un’eccezione che conferma la regola, purtroppo.  

Nello Stato Islamico che ogni giorno si allarga un po’, gli omosessuali vengono attirati in imboscate mediatiche, con inviti ad appuntamenti romantici per soli uomini. Invece dei baci, chi accetta l’invito riceve una pallottola in testa. A qualcuno va meglio, e viene costretto a pagare un riscatto, ma anche qui, sono eccezioni. Agli infedeli va ancora peggio: tutti quelli che non riescono a scappare vengono ammazzati, buttati in fosse comuni o lasciati a marcire nelle strade; le donne delle minoranze vengono vendute come schiave per essere violentate infinite volte. Alcune anche bruciate vive, se oppongono resistenza. Agli omosessuali infedeli non vogliamo nemmeno pensarci. 

La ribellione è una necessità ma anche una responsabilità e prima di esporre al rischio inconsapevole migliaia di persone vulnerabili in nome di una popolarità pop, forse bisognerebbe valutare le conseguenze. Se ci fossero più baci ribelli il mondo sarebbe migliore, ma in questo momento gli abitanti di questo mondo hanno bisogno di sapere, anzitutto, che cosa sta succedendo e quale può essere la soluzione. Come stanno provando a fare a Gaza dove tra le macerie c’è il tappeto rosso lungo 70 metri del Karama Human Rights Film Festival. Un red carpet che lo star system calpesta, forse, troppo poco. 

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