Diaframma anticoncezionale: scopri come e quanto funziona

Il diaframma fa parte dei metodi contraccettivi di barriera, ma è importante sapere come si deve inserire e quando si deve togliere, quanto è sicuro e quali sono vantaggi e svantaggi. La ginecologa Rossella Nappi spiega come funziona e quando usarlo.

Il diaframma è un metodo contraccettivo a barriera che permette autonomia nella gestione della contraccezione. © Iurii Sokolov/123RF

Uno dei cosiddetti strumenti anticoncezionali di barriera, per le donne, è il diaframma. Questo, poco conosciuto in Italia è un dischetto concavo di gomma, a forma di cupola e con un bordino flessibile, che lo mantiene saldo nella vagina. Non è un farmaco né richiede l’assunzione di ormoni, quindi è adatto teoricamente a tutte le donne.
La dottoressa Rossella Nappi, responsabile dell'ambulatorio di endocrinologia ginecologica dell'IRCCS Fondazione San Matteo Università degli Studi di Pavia aiuta a fare un po' di chiarezza.

Com'è fatto il diaframma anticoncezionale?

Il diaframma è un metodo di barriera che consiste in un cappuccio morbido che la donna applica da sé per ricoprire il collo dell'utero e impedire il passaggio degli spermatozoi dalla vagina all'interno dell'utero. Prima di essere inserito, dev'essere ricoperto con lo spermicida (un gel o crema che uccide gli spermatozoi).

Il diaframma è lavabile e dura molto a lungo, se conservato correttamente. Andrebbe inserito prima del rapporto e mantenuto, dopo, almeno 6-8 ore. Gli spermicidi sono purtroppo molto difficili da reperire attualmente in Italia (in alternativa, si usano delle creme anestetiche).

Diafframma come contraccettivo: funziona?

Purtroppo non è così efficace nello scongiurare il rischio e molto dipende dalle dimensioni del cappuccio e dalla capacità della donna di inserirlo bene. Non protegge però dalle malattie a trasmissione sessuale. Ha un indice di fallimento elevato: più del 10%. Quindi non è totalmente sicuro.

Vantaggi e svantaggi del diaframma vaginale

Il vantaggio è quello di autogestire il metodo, di usarlo solo quando serve e di non dover assumere ormoni. È indicato in presenza di controindicazioni assolute all'uso di altri metodi, più sicuri.
Lo svantaggio, come detto, è che non è sicuro, inoltre non protegge dalle infezioni genitali e vaginali, e richiede una pianificazione del rapporto sessuale.
Tra gli svantaggi si aggiunga che si possono manifestare irritazioni e infezioni, soprattutto in donne predisposte o se l'igiene e la conservazione del diaframma non è stata fatta in maniera corretta.

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