"Ai Nirvana, preferisco gli Oasis": parola di Frances Bean, la figlia di Kurt Cobain

Frances Bean, la figlia di Kurt Cobain e Courtney Love che ha appena prodotto "Montage of Heck", il film sul padre, si racconta a "Rolling Stone": "se lui fosse rimasto in vita, io avrei avuto un padre e sarebbe stata un’esperienza incredibile".

Frances Bean, oggi 22enne, aveva due anni quando suo padre, Kurt Cobain si suicidò.


Ai Nirvana preferisce gli Oasis. Niente di male, se non fosse che a dichiararlo è Frances Bean, la figlia ventiduenne di Kurt Cobain e Courtney Love. Intervistata dal magazine Rolling Stone a proposito del documentario Montage of Heck, di cui è produttrice, Frances ha colto l’occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Che, a bene vedere, pesano come macigni. “Kurt - dichiara chiamando per nome il padre che si suicidò quando lei aveva appena due anni - arrivò al punto di sacrificare ogni piccolo pezzo di sé per la sua arte, perché è questo che il mondo gli chiedeva. Credo sia stata una delle cause scatenanti del non voler più essere qui, pensò che tutti sarebbero stati più felici senza di lui. In realtà se lui fosse rimasto in vita, io avrei avuto un padre e sarebbe stata un’esperienza incredibile”. 

Un padre che, invece, ha conosciuto solo attraverso i racconti, i video, le canzoni: ”piango ogni volta che sento "Dumb”, su “In Utero” - racconta -, perché è una versione ridotta all’osso della percezione che Kurt aveva di sé stesso, di sé dentro e fuori le droghe, del suo sentirsi inadeguato nel ruolo di voce di una generazione”.      
Oggi è un’artista visuale, che è stata capace di mettere da parte la figlia che non è riuscita per prima a conoscere e poi a raccontare il padre che avrebbe voluto avere nel primo documentario autorizzato sulla vita di Kurt Cobain che andrà in onda il 4 maggio negli Stati Uniti sul canale HBO. Un film che le ha permesso di scoprire suo padre grazie a “informazioni basate sui fatti, non fraintese, rielaborate, ridette in dieci modi diversi”. Un film che ha accettato di produrre dopo aver messo i puntini sulle i: “Sono subito stata chiara con il regista su cosa volevo vedere - spiega -, su come volevo che Kurt fosse rappresentato. Non volevo mitologia né romanticismo. Anche se è morto nel modo peggiore possibile, è avvolto nel romanticismo e nella mitologia perché resterà per sempre un 27enne”. 

Un ragazzo che certo era “incredibilmente ambizioso" ammette Frances. "Ma il successo che gli è arrivato è stato troppo, è andato molto oltre le sue ambizioni. Voleva che la sua band avesse successo. Ma non voleva essere la fottuta voce di una generazione”. 

Non fa sconti a nessuno Frances, che è stata “una quindicenne goth”, con un gigantesco poster di suo padre appeso sul muro della camera, prima di ammettere che ai Nirvana preferiva "Mercury Rev, Oasis, Brian Jonestown Massacre". Una ragazza che quando ha incontrato i Nirvana ha scoperto la forza del dna: "Mi guardavano e sembrava vedessero un fantasma. Guardavano me e vedevano Kurt. Cominciarono a raccontare storie che avevo sentito milioni di volte, io ero seduta e fumavo, fissavo il pavimento annoiata. E loro dissero: Stai facendo esattamente ciò che avrebbe fatto tuo padre". Una donna che oggi non ha paura di confessare di non essere interessata alla scena grunge così come di constatare che "Territorial Pissings in Nevermind è una cazzo di grande canzone"

Ma soprattutto, una figlia che di suo padre, che molti hanno assunto a "Santo Kurt", ha il coraggio di dire: "È diventato più grande dopo la morte di quanto non lo fosse stato in vita. Si pensava che non sarebbe potuto accadere, invece è accaduto". 

Copyright foto: Kika Press
Potrebbe anche interessarti
Il documento intitolato « "Ai Nirvana, preferisco gli Oasis": parola di Frances Bean, la figlia di Kurt Cobain » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.