I consigli per far addormentare un neonato

Dormire è una delle attività principali dei neonati nei primi mesi di vita. Eppure, non è sempre facile farli addormentare e concedersi una notte tranquilla. Ecco una mini-guida per rendere il sonno del vostro bebè il più calmo e riposante possibile, anche per voi!

Nelle prime settimane di vita, i neonati dormono moltissime ore al giorno.


Le fasi del sonno di un neonato

Dormire è un’attività estremamente importante per un neonato. Gli permette di recuperare forze ma anche di memorizzare le informazioni e gli stimoli raccolti durante la giornata.

Durante le prime settimane di vita, il neonato dorme fino a venti ore al giorno. La qualità della sua vita e della sua crescita dipendono da quella delle sue ore di sonno! Mentre il bimbo dorme, infatti, organizza i suoi circuiti nervosi, immagazzina le informazioni e il suo corpicino cresce.

Un neonato dorme a cicli di tre o quattro ore ciascuno
; quando finisce un ciclo di sonno, fa fatica a riaddormentarsi da solo. In pratica, bisogna che aiutiate il bambino a riaddormentarsi da una a tre volte per notte, e questo almeno fino al quarto mese, quando il neonato dovrebbe cominciare a dormire in modo continuo tutta la notte come un bambino grande.

Piccolo consiglio: quando il bebè si sveglia, non accendete la luce grande ma solo una lucina, e parlategli a bassa voce, con dolcezza. Poi sta a voi decidere se accorrere al primo mormorio per evitare le crisi di pianto, o se farlo aspettare ogni volta un po’ di più, perché diventi meno esigente e riesca alla fine a riaddormentarsi da solo.
Attenzione, non tutti i neonati dormono allo stesso modo: non preoccupatevi quindi se il vostro dorme come un ghiro o se si agita la maggior parte del tempo.

Cinque consigli per notti serene

Ecco qualche precauzione perché il neonato dorma il migliore dei sonni possibili.

- Una culla a cinque stelle. Dopo un pasto abbondante (ma non troppo) lasciate riposare il bimbo in una stanza riscaldata a 20° C (con un umidificatore), che sia molto tranquilla e nel buio più completo, cosa che aiuterà il neonato a distinguere il giorno dalla notte.

- Un nido accogliente. Il modello di letto (culla, lettino...) non è tanto importante quanto il tipo di materasso che sceglierete per il bambino. Optate per un modello piuttosto duro, che sia delle dimensioni giuste. Ricopritelo con un coprimaterasso e con un lenzuolo, e proteggete la testiera con uno strato di tessuto. Adagiate il vostro bimbo nel suo sacco nanna. I cuscini, le coperte di lana e le lenzuola sono troppo pericolosi per il neonato: in attesa che riesca a girarsi da solo, adagiatelo disteso sulla schiena, posizione che diminuisce i rischi di morte improvvisa.

- Dei punti di riferimento rassicuranti. Stabilite degli orari fissi ai quali alzarsi e andare a dormire, e create una serie di riti per aiutarlo ad addormentarsi (bagnetto, ninna nanna, coccole...).

- Rispettate i suoi ritmi. Non svegliatelo per mangiare, non forzatelo a dormire se sprizza energia da tutti i pori; ovviamente sonniferi e tranquillizzanti sono fuori questione.

- Abituatelo al lettino. Il neonato deve abituarsi ad addormentarsi nella culla o nel lettino. Prendere sonno tra le vostre braccia non deve diventare un'abitudine. Se il piccolo si sveglia, piange e vuole a tutti i costi venire in braccio, non cedete!

Cosa si nasconde dietro i pianti?


I motivi per i quali un neonato vi chiama possono essere molteplici. La fame (il suo piccolo stomaco contiene poche riserve), la sete, il caldo ma anche il rumore o un dolore particolare (riflusso gastrico, otite, eritema da pannolino, naso tappato, i dentini che crescono...). Se potete scartare tutti questi motivi, allora si tratta soltanto di un momento di crisi: il bimbo sente il bisogno di venire rassicurato con un po’ di tenerezza. Se però nulla sembra funzionare consultate un pediatra: è l'unico modo per risolvere la situazione e tranquillizzarsi.

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