Il giardino zen, un mondo simbolico

I giardini zen, nati in Giappone secoli fa, sono sempre più di moda anche in Italia. Ma cosa sono esattamente? Cerchiamo di saperne di più con Alice Rivetti e Michele Trasi di ZR-Giardinaggio*.

Nel giardino zen contemporaneo sono ammessi anche gli elementi vegetali.


Il giardino zen: che cos’è?

Il giardino zen è nato nella cultura giapponese. Come lo indica il suo stesso nome, questo giardino ha un legame con la filosofia zen, introdotta nel paese del Sol Levante intorno al XII secolo. Come precisano Alice Rivetti e Michele Trasi di ZR-Giardinaggio, questi giardini “cercano di creare un ambiente complesso, emulando gli elementi che troviamo in natura (l'acqua, le montagne...), ma anche degli elementi più astratti, come il fuoco”.

Com'è organizzato un giardino zen tradizionale?

Proprio perché è legato alla filosofia e ha una dimensione simbolica, il giardino zen tradizionale risponde a dei criteri ben precisi. Innanzitutto, conta il contesto. “Nella cultura giapponese tradizionale, il giardino zen viene spesso affiancato ad un tempio o ad una costruzione religiosa; oppure viene realizzato in un contesto domestico, ma solo nella residenza di personalità di un certo livello sociale”, spiegano Rivetti e Trasi.

Un altro elemento importante riguarda i materiali utilizzati e la loro disposizione. "Nel giardino giapponese puro vengono usati solo elementi minerali (granulati, pietre...), e la loro posizione risponde a una simbologia piuttosto rigida”, sottolineano gli esperti. Una regola fondamentale è creare delle strutture geometriche irregolari, evitando le simmetrie. Un'altra regola è il rispetto della gerarchia: per esempio, in un gruppo di tre pietre, quella più alta e appuntita rappresenta il padre, quella un po' più bassa e sinuosa la madre, e quella più piccola il figlio.

Il giardino zen oggi

Nel mondo occidentale, il giardino zen viene spesso rivisitato.Sono necessari degli adattamenti stilistici, rispetto allo spazio disponibile, al contesto e all'architettura”, notano gli esperti. Parte della simbologia viene conservata, ma l'approccio “è spesso più fusion, con delle influenze del feng shui cinese”. Oltre agli elementi minerali si trovano spesso delle note verdi, grazie all'introduzione di specie vegetali come le piante tappezzanti o a convallaria. “In molti richiedono anche lanterne, vasche, cascate, fontane e giochi d'acqua”, aggiungono Rivetti e Trasi. Il giardino zen diventa allora una sorta di giardino giapponese, più verde e vivace. Sono creazioni complesse, che potete realizzare affidandovi a uno specialista.

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