Displasia - Definizione

Definizione

Si tratta di un termine specialistico che indica, genericamente, un’anormalità delle cellule. Vediamo alcune sedi di maggiore interesse.

Displasia mammaria

Le forme di displasia che interessano il tessuto mammario sono diverse. È un’alterazione benigna, che riguarda molte donne tra i 30 e i 50 anni. La più comune è la displasia mammaria o fibrocistica, caratterizzata dalla presenza di piccole cisti piene di liquido, più evidenti nella fase premestruale e spesso dolorose. Diversamente, il fibroadenoma si presenta come nodulo singolo duro, mobile e talvolta doloroso.

Displasia dell'utero

Quando la displasia interessa la parte bassa dell’utero (o cervice), si parla di displasia cervicale, che è associata al virus HPV. Le anomalie lievi, di solito, scompaiono spontaneamente. Quelle moderate o gravi, in base alla quantità di cellule anomale presenti, hanno bisogno di terapie, perché potrebbero evolvere in cancro cervicale. È detta anche neoplasia cervicale intraepiteliale (CIN), comunque il termine displasia va sostituito da quello di lesione intraepiteliale squamosa (SIL).

Displasia della vulva

Anche in questa sede, la displasia è classificata in lieve, moderata o grave. È detta anche neoplasia vulvare intraepiteliale (VIN).

Testo revisionato dal dottor Claudio Paganotti, ginecologo dell’Istituto Clinico Città di Brescia, del Gruppo ospedaliero San Donato

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