Sindrome nefrosica: diagnosi e terapia

La sindrome nefrotica idiopatica degli adulti è diagnosticata dagli esperti come una malattia rara e a lunga durata che colpisce i reni e si caratterizza da un aumento dei valori delle proteine nelle urine.

Definizione

La sindrome nefrosica è una proteinuria abbondante (proteine nelle urine) che si aggira tra valori > di 3h/gg, a cui si associa una ipoalbuminemia (tasso di albumina inferiore al tasso normale, ossia > 30g/l). Alla base di questa sindrome possono esserci tre nefropatie glomerulari, come la nefrosi lipoidea o glomerulopatia a lesioni minime (MCD), glomerulosclerosi segmentaria e focale (GSF), glomerulonefrite membranosa (GNM).

Diagnosi

Una sindrome nefrosica può essere sospettata in presenza di edemi, o a seguito della ricerca di proteinuria nelle esame delle urine.

Antecedenti del paziente

La sindrome sopra descritta viene diagnosticata prendendo in analisi gli antecedenti patologici del paziente che ne è affetto. Tra questi atopia, presenza d’infezione renale, vaccinazioni recenti, assunzione di farmaci, antecedenti familiari di nefropatie.

Esame clinico

Costituisce parte della diagnosi una presa di peso, temperatura variabile, tensione arteriosa, segnali clinici extra renali che ne determinano la causa, complicazioni come trombo embolie arteriose, venosi, infezioni.

Test di laboratorio

Tra gli esami a conferma della diagnosi quelli di laboratorio che prevedono esame delle urine e biopsia renale. In funzione di quest’ultima altri esami possono essere prescritti.

Sostegno del paziente

Stile di vita da adottare

Una volta diagnosticata la sindrome nefrosica il paziente dovrà certamente smette di fumare, praticare attività fisica e seguire una dieta che preveda: apporto energetico dai 30 ai 35 kcal/al giorno; apporto di carbonato meno di 4g/ al giorno (sindrome edematosa); apporto limitato di sale; proteine 1g/ al giorno, in assenza di insufficienza renale, dieta priva di colesterolo e grassi saturi, se si è in presenza di colesterolo alto, limitazione degli zuccheri, grassi, sale e maggiore apporto di calcio e potassio, cortisone per evitare effetti secondari. Al contempo, è importante che il paziente segua un automonitoraggio della proteinuria, comprenda e conosca i vari trattamenti, l’importanza della dieta e dei rischi delle complicazioni della sindrome. Da evitare, però, l’automedicazione.

Terapia

In caso di sindrome nefrosica vengono prescritti diuretici (se in presenza di edemi), inibitori dell'enzima di conversione angiotensina (ACE), antipertensivi, agenti ipolipemizzanti (se aumento LDL-C), anticoagulanti (in caso di complicazioni trombotiche), antibiotici (in caso d’infezione).

Monitoraggio

Il monitoraggio del decorso della patologia consente di osservare i risultati della terapia, verificare se non ci sono complicazioni dovute al trattamento, sorvegliare le eventuali ricadute, detenere le complicazioni, aiutare il paziente a mantenere un qualità di vita e un’inserzione sociale e professionale. Il monitoraggio consta di diversi punti essenziali, tra cui il consulto da un nefrologo, il sorvegliare la pressione arteriosa, il peso, effettuare test delle urine di sovente (sia con strisce) che in laboratorio per controllare la persistenza della proteinuria (creatinemia, ionogramma sanguigno, albuminemia,proteinuria sulle 24h, ECBU).

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