La storia di Babbo Natale

Babbo Natale è un personaggio magico della tradizione delle feste. Legato in origine alla tradizione cristiana ha preso spunto anche dal Dio Odino. E oggi “esplora” il mondo del web rivolgendosi ai bambini buoni sempre più 2.0.

Elfo pasticcione, instancabile artigiano o simpatico vecchietto dalle gote rubizze? Babbo Natale è tutto questo e molto di più come dimostrano le tradizioni legate a questa figura magica capace di incarnare per grandi e piccini la magia stessa delle festività. Per trascorrere una bella serata in famiglia perché quindi non esplorare con i piccoli di casa tutte le diverse tradizioni a proposito di questo vecchietto dal cuore d’oro? Se avete voglia di intrattenerli con una favola (ricca di morale e buoni sentimenti) non c’è che l’imbarazzo della scelta. 

Santa Claus - San Nicola 

Guardando all’Italia il personaggio di BabboNatale ha origine in quello di San Nicola da Bari, vescovo cristiano del IV secolo considerato il protettore dei più deboli, dai bambini (ovviamente) fino ai marinai e alle prostitute. A questo personaggio della storia l’attuale Santa Claus è debitore della barba bianca e anche, almeno in certe rappresentazioni più datate, del bastone vescovile che – infatti – spesso è affiancato all’immagine del benefattore dai capelli bianchi. 

La tradizione tedesca 

Ugualmente santo, e addirittura divino, è il protagonista del folklore tedesco che altri non sarebbe, secondo la tradizione teutonica, che il Dio Odino in persona. Wodan, infatti, avrebbe l’abitudine di abbandonare il suo regno una volta all’anno per compiere una ricca battuta di caccia sulla terra. In questa occasione, quindi, i bambini avrebbero preso l’abitudine di lasciargli in dono biada e carote per i suoi cavalli inserendo il divino pasto all’interno dei loro stivali che il Dio aveva l’abitudine di svuotare per sfamare i suoi destrieri lasciando poi in cambio ai piccoli dolciumi e caramelle. 

Babbo Natale e la Coca Cola

Nelle sue versioni più recenti il magico personaggio del 25 dicembre si è un po’ ingentilito nei tratti diventando un vecchio signore cicciottello e dallo sguardo buono che poco ha in comune con l'iracondo dio della caccia. Anche i suoi abiti sono mutati al mutare delle mode e, per quanto tradizionali, hanno cambiato il loro colore passando dal verde storico al rosso acceso. 
A contribuire a questa immagine candida è stata la pubblicità della Coca Cola di cui il Babbo mondiale è "testimonial" fin dagli anni '20, ma solo a partire dal 1931, quando cioè la grande azienda cominciò a pubblicizzare la sua bevanda su carta stampa, Babbo Natale ha cominciato ad affermare il volto che poi è rimasto sostanzialmente immutato fino ai giorni nostri. 
Il disegnatore a cui fu commissionato il compito di "disegnare Babbo Natale e non un uomo vestito da Babbo Natale" si ispirò a una poesia di Clement Clark Moore del 1822 intitolata La visita di San Nicola (Twas the Night Before Christmas) in cui si descrive il Santo come uomo paffuto e accogliente. Inoltre il tradizionale colore rosso associato alla figura di Père Noël  sarebbe proprio legato alla celebre bevanda. 

Se l'immagine è mutata nel tempo, però, la mission di Santa Claus è rimasta invariata e, per quanto al fieno per i cavalli si sia sostituito un più asettico bicchiere di latte, Babbo Natale continua a far visita ai bambini buoni ai quattro angoli del mondo portando balocchi e dolciumi (espressamente indicati dai più nella famosa letterina). 

Un'ulteriore novità, infine, è stata portata da Internet: nel web, infatti, si sono moltiplicati – negli anni – i siti creati ad hoc per contattare il famoso capo dei folletti, mentre recentemente si contano alcuni portali che offrono un servizio di geolocalizzazione per trovare, in ogni istante, la posizione esatta di renne e slitta. Un cambiamento che riduce la magia? Niente affatto: anche Babbo Natale deve essere al passo con i tempi.  

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