Autostima: come rendere i vostri figli meno insicuri

Avere fiducia in se stessi significa essere sicuri delle proprie capacità in tutte le circostanze. Ecco una piccola guida per i genitori che vogliono trasmettere una sana autostima ai propri figli.

I genitori devono sapere aiutare i propri figli ad avere fiducia in sé per essere meno insicuri.


Avere fiducia in se stessi è una grande qualità: consente di attraversare le prove della vita con serenità, di riprendersi in caso di fallimento e di avere con gli altri un rapporto sereno. Non abbiate paura di dimostrare ai vostri figli quanto siete orgogliosi di loro quando fanno dei progressi, perché ne hanno bisogno per andare avanti. Siate le loro guide, pronte a dar loro fiducia.  Insegnate loro a essere se stessi in ogni circostanza, anche se non è facile. Rispettate i loro gusti e le loro scelte, anche se non soddisfano le vostre aspettative, e non rinunciate ad instaurare un dialogo perché la comunicazione è il segreto per la fiducia dei vostri bambini; lasciateli parlare ed esprimere le loro opinioni senza essere troppo invadenti. Lasciate che osino: è solo sbagliando che impareranno e raggiungeranno i loro obiettivi. Ecco qualche consiglio per rendere i vostri figli sicuri di sé e autonomi.

Il punto di partenza 

I bambini prendono i genitori come primo modello e si appropriano dei loro valori per costruire la loro personalità. Se i genitori stessi mancano di sicurezza e si scoraggiano sempre davanti alle difficoltà della vita, i figli tendono ad imitare questi comportamenti. Iniziate quindi col credere in voi stessi e nelle vostre capacità, perché il vostro benessere influisce direttamente sul loro e sulla qualità della loro vita futura, sia nei rapporti con gli altri che nella percezione del mondo. 

State attenti a non idealizzare troppo la futura personalità del vostro bambino; rischiereste di comunicargli la vostra delusione se, crescendo, non rispecchiasse l'immagine che vi eravate fatti di lui: una reazione che sarà per lui una fonte di tensione.

Mantenete un atteggiamento costruttivo 

Il vostro sguardo su di lui è fondamentale. Il bambino ha bisogno di sentire che lo amate incondizionatamente e qualunque cosa faccia. Bandite le espressioni troppo categoriche come "sempre" o "mai" dal vostro vocabolario, ed evitate di affibbiare delle etichette sulla sua presunta personalità dichiarandolo goffo, sognatore o timido perché questa stigmatizzazione ripetuta potrebbe impedirgli di costruire la sua personalità e di uscire dal ruolo che gli avete assegnato. 
Il bambino deve capire che sono solo le sue azioni ad essere giudicate, non la sua persona e il valore che rappresenta per voi. Se prende brutti voti, non ditegli "Non sei bravo, lo sapevo, non studi abbastanza, sei un fannullone" ma piuttosto "Cerchiamo di trovare una soluzione insieme per migliorare i tuoi voti”, perché la comprensione e il dialogo aiutano a migliorare la fiducia in se stessi. Evitate, invece, i confronti con gli altri bambini (amici, fratelli e sorelle...).

Superate serenamente le sconfitte 

Magari vostro figlio vi deluderà (con un scarso rendimento scolastico ad esempio), ma non prendetevela; imparate piuttosto a rassicurarlo e a fargli vedere che siete sempre al suo fianco, anche in caso di sconfitta. Non fate un dramma di fronte a un piccolo incidente e non siate iperprotettive: i bambini cercano raramente di fare cose cattive, mettono piuttosto alla prova il loro ambiente e soprattutto la vostra autorità. Inoltre, non ridete mai dei suoi errori, soprattutto in pubblico, perché il suo orgoglio ne sarebbe profondamente colpito e il messaggio recepito sarebbe "Non correre rischi, perché se non riesci in quello che ti sei prefissato, risulti ridicolo". 

Aiutatelo a migliorarsi

Quando il bambino sta facendo i compiti, non dimenticate di ricordargli quanto credete in lui e nelle sue capacità, ma evitate discorsi opprimenti come: "Sei il migliore e non mi devi deludere". Mostrategli invece che lo studio non deve essere vissuto come una fonte di stress, ma piuttosto come un piacere dell’apprendimento, che testimonia essenzialmente la sua capacità di aprirsi al mondo e alla riflessione. Ciò che è importante è che si senta interiormente soddisfatto di essere arrivato a qualcosa: se motivato, il bambino avrà gli strumenti per affrontare le sfide della vita e saprà riprendersi in maniera efficace in caso di fallimento. 

Alla scoperta del mondo 

Per costruire la sua personalità, il bambino deve essere in grado di esplorare il mondo, ma anche di incontrare altre persone e altri ambienti. Le attività ricreative, le uscite con il centro sportivo o in colonia sono per lui delle grandi opportunità per diventare indipendente e per far fronte, da solo, alle nuove situazioni. Sarà quindi molto orgoglioso di raccontarvi le sfide che ha dovuto affrontare lontano da voi. Anche quando è ancora molto piccolo, fategli scegliere alcune cose, come i vestiti che vuole indossare, la merenda, delle attività sportive o artistiche; imparerà così a pensare per se stesso, sviluppando la sua autostima. Quando sarà adolescente, rimanete aperte alla trattativa, e fatelo vincere di tanto in tanto: per esempio, una volta al mese, concedetegli un’ora in più rispetto al classico coprifuoco la sera perché se gli date fiducia, vorrà dimostrarvi che ne è degno, e diventerà sempre più responsabile. 

Crescere in maniera serena

Il vostro ruolo è quello di aiutare il vostro bambino a capire il mondo in modo sereno: quindi non esitate a parlare con lui, rispettando però la sua privacy e le sue emozioni perché se oltrepassate il limite, correte il rischio di interrompere la comunicazione. Tra flessibilità e fermezza, è necessario insegnare al vostro bambino a rispettarsi e ad accettare le sfide della vita, sapendo che potrà sempre contare su di voi quando vorrà essere ascoltato. Educato così al dialogo e al rispetto, il bambino saprà trovare il suo posto e accettare le opinioni degli altri e maggiore sarà la sua autostima, meno si lascerà trascinare dai coetanei che possono avere dei comportamenti scorretti. 

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