Giochi di squadra per bambini: i vantaggi del team

I giochi di squadra per bambini migliorano l'empatia, la capacità di condivisione e la fiducia negli altri. Ecco tutti i vantaggi delle attività di gruppo.
 

I giochi di squadra per bambini sono utilissimi per lo sviluppo psico-fisico dei piccoli di casa. © ovannig/123rf

Preziosi per migliorare l'autocontrollo dei più vivaci, per aumentare le capacità empatiche dei più timidi e per governare l'aggressività dei più monelli: i giochi di squadra per bambini (così come gli sport in team) sono un toccasana per lo sviluppo dei più piccoli e, invitandoli a "lavorare" per un obiettivo comune, hanno numerosi (e concreti) vantaggi sul loro sviluppo psico-fisico. Ecco perché è importante spronare i figli a fare squadra. 

Sport di squadra: la condivisione è tutto

Capire l'importanza della condivisione è importantissimo per i bambini più solitari e meno socievoli. © stylephotographs/123rf

"Condivisione" è la parola chiave degli sport di squadra: si condividono gli allenamenti, le frustrazioni, i successi ma anche la stanchezza, la gioia e - capita anche questo - la disperazione per una sconfitta inaspettata (o, addirittura, che sembra immeritata). Per questo le attività in team (come calcio, pallavolo ma anche i giochi di gruppo tipo staffetta e tiro alla fune) sono utilissime per i bambini più solitari perché li spronano a mettere in comune i loro sentimenti e i loro obiettivi con coetanei che si trovano nelle stesse condizioni. 

Giochi per ragazzi: altolà insicurezza!

Il supporto dei compagni di squadra nei momenti di difficoltà aiuterà i piccoli a superare le insicurezze e a seguire le regole. © Kostic Dusan/123rf

Essere spronati dai compagni di squadra a non arrendersi anche quando tutto sembra perduto è una vera e propria manna contro l'insicurezza ma è anche un modo per combattere la timidezza. Allo stesso tempo, poi, il fatto di essere supportato dai compagni aiuta anche i più ribelli a capire l'importanza delle regole che saranno fondamentali se si vorrà raggiungere il tanto sospirato risultato. Tutti insieme, ovviamente. 

Sport per ragazzi: quanti nuovi amici!

Il campo da gioco è un luogo d'interazione "sana" dove conoscere coetanei con i quali sarebbe difficile entrare in contatto altrimenti. © jovannig/123rf

Le attività sportive in team e i giochi di squadra, poi, sono un ottimo metodo per entrare in contatto con coetanei che sarebbe difficile conoscere altrimenti. Gli amici della squadra, infatti, spesso non sono i compagni di scuola né - tantomeno - i protagonisti virtuali di videogiochi e cartoni. Per questo, lo spazio dove si svolgono simili attività - lontano dall'obbligo di staticità imposto dalla  vita scolastica - è un luogo di interazione sana, disinteressata e stimolante. 

Sport - bimbi: impariamo le regole

Le regole sono alla base di ogni gruppo e, per potervi prendere parte attivamente, devono essere rispettate. Fine della storia. © Sergey Novikov/123rf

Ogni sport, ogni gioco e - in generale - ogni attività di gruppo, per funzionare ha bisogno di avere regole chiare e precise che devono essere rispettate da tutti i partecipanti. Se i piccoli di casa si mostrano spesso sprezzanti rispetto all'educazione e alle norme di buona condotta, quindi, questi passatempi saranno preziosi per insegnare loro che, senza regole, non c'è squadra e quindi, facendo sempre e solo di testa loro, otterranno solo di venire esclusi dal gruppo. 

Competizione sana: conoscerla per amarla

La competitività non è una cosa da condannare: vincere è l'obiettivo ma, per raggiungerlo, è importante fare un lavoro di squadra aiutando gli altri e migliorandosi sempre.

Inutile girarci attorno quando si gioca o si pratica uno sport l'obiettivo è comunque quello di vincere. Proprio per questo le attività strutturate permettono ai piccoli di casa di conoscere l'aspetto più sano della competitività insegnando loro la necessità di migliorarsi per evitare la sconfitta ma spiegandogli - allo stesso tempo - che vincere da soli è difficile (se non addirittura impossibile) e che, quindi, sarà importante anche aiutare i compagni a diventare sempre più forti. Solo così la vittoria sarà possibile. E condividerla la farà sembrare ancora più bella. 

L'importanza del movimento per i bambini

Il movimento è indispensabile per i bambini perché li aiuta a "sfogare" le energie accumulate tra i banchi di scuola.

Il movimento è fondamentale nello sviluppo dei bambini perché, da un lato, allontana il rischio di sovrappeso e, dall'altro lato, aiuta i piccoli a sfogare le energie (fisiche) in eccesso che - ogni giorno - devono essere tenute sotto controllo durante le lunghe ore trascorse sui banchi di scuola. Rapportarsi con i compagni di squadra, poi, aiuta i piccoli ad instaurare con gli altri un contatto fisico sano che passa attraverso gli abbracci, i salti ma anche tramite le arrabbiature e i pestoni per terra. 

Essere una squadra (senza esclusioni né differenze)

In una squadra non esistono differenze di genere, status sociale o etnia: l'importante è solo lavorare per il bene comune. © stylephotographs/123rf

Tra i vantaggi incommensurabili della squadra, poi, c'è l'assoluta integrazione dei suoi componenti che non vengono giudicati in base a differenze (di status, origine sociale, etnia e chi più ne ha più ne metta). All'interno di un team i bambini imparano in fretta che il colore della pelle o la professione dei genitori o, ancora, la grandezza della cameretta non c'entra davvero niente con l'abilità nel passare la palla al momento giusto. E questo insegnamento prezioso li accompagnerà per tutta la vita. 

L'allenatore: una figura importantissima

L'allenatore (o l'allenatrice) è una figura importantissima perché si tratta di un adulto fuori dall'ambiente familiare con cui s'instaura un rapporto speciale e profondo. © ideastudios/123rf

L'allenatore della squadra è una figura importantissima per i bambini perché è un adulto estraneo alla famiglia che assume - anche se solo momentaneamente - il ruolo di guida e di mentore. Di lui (o di lei) ci si fida, con lui (o con lei) ci si confida e, soprattutto, con questa figura ci si relaziona continuamente dando origine a un rapporto che - molto spesso - esula dal risultato vero e proprio e può curare anche le forme di "mammite" più acuta

Gestire le sconfitte

Perdere fa parte delle dinamiche del gioco ma lo sport di squadra insegna ai più piccoli a gestire anche le sconfitte, condividendole con i compagni. © stylephotographs/123rf

Se vincere è il fine ultimo, però, questo non significa che perdere non sia possibile. Anzi. I più grandi insegnamenti per i piccoli atleti, però, arrivano proprio dalle sconfitte che insegnano loro a controllare i sentimenti, a gestire lo stress e ad accettare le decisioni dell'arbitro sapendo di poter contare sul supporto dei compagni di squadra, coloro che nello stesso momento si trovano a vivere le stesse emozioni. 

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