Pubalgia, di cosa si tratta?

Pubalgia, un disturbo del quale sentiamo spesso parlare, che colpisce gli atleti così come le donne incinte. Perché? Ce lo spiega il nostro esperto.

Pubalgia, un dolore all'altezza dell'inguine che ha una serie di cause precise.


Pubalgia, ovvero dolore all'altezza dell'inguine. Lo sanno bene gli atleti (o chi si è allenato male), ma qualche volta anche le donne incinte vengono messe in guardia contro questo rischio. Di cosa si tratta? Ce lo spiega Fabio Bonomolo, fisioterapista presso il Centro Medico Mantia di Palermo, dove si occupa di riabilitazione ortopedica e ricondizionamento atletico.

Pubalgia: perché gli atleti ne soffrono spesso?

La pubalgia è una sindrome dolorosa pubo-inguinale, che insorge spesso in quegli atleti che compiono movimenti di calci, sprint e cambi di direzione. Per tale motivo coloro che praticano calcio, tennis, rugby o hockey sul ghiaccio ne sono maggiormente colpiti. Tuttavia la pubalgia può anche presentarsi in chi svolge una normale attività fisica non agonistica.

In parole povere, che malattia è la pubalgia?

La pubalgia è una sindrome dolorosa data dal sovraccarico funzionale dei muscoli retto addominale e adduttore lungo, cioè i muscoli che si inseriscono sul pube. Ciò significa che continui e ripetuti traumi dati dal gesto atletico possono indurre un processo infiammatorio dell’osso pubico, generando un quadro che si definisce di mioentesite.

Quali sono i sintomi?

Il sintomo principale è il dolore, quasi sempre unilaterale e ben localizzato alla palpazione sull’osso pubico. Si manifesta durante l'esecuzione di gesti sportivi, come sprint o cambi di direzione, e il dolore può persistere sino al giorno successivo. Migliora con il riposo, per poi ripresentarsi quando si ricomincia con l'attività sportiva. L’esame clinico può evidenziare debolezza e dolore, con una irradiazione superiore se si chiede al paziente supino di sollevare la gamba tesa e spingerla contro la mano dello specialista (crunch test). Si può provare anche un dolore che si irradia verso l'inguine, che si può valutare chiedendo al paziente supino, con la gamba flessa a 90° ed ruotata verso l’esterno, di spingere verso l'interno con la mano dello specialista a fare resistenza (adductor test).

Quali sono le cause principali della pubalgia?

Tra le tante cause del dolore, le più accreditate sono la compressione dei tre nervi della regione inguinale e lo sbilanciamento muscolare: i muscoli si presentano ipertrofici e rigidi, spesso a causa di cattivi allenamenti

Perché può colpire anche le donne incinte?

Una delle funzioni più importanti del bacino è quella di fungere da scatola contenitiva e protettiva per il feto. A fine a gravidanza, l'aumento morfologico e ponderale del feto impone cambiamenti strutturali alla colonna lombare. Il  bacino infatti ruota in avanti (antiversione), con conseguente aumento della lordosi lombare, provocando un maggior stiramento dell'inserzione tendinea dei muscoli addominali sulla sinfisi pubica (cioè giunzione tra pube destro e pube sinistro): in parole povere il feto spinge sul pube e si ha uno stiramento del muscolo addominale. E questo, unito ad una maggiore pressione che la sinfisi pubica deve assorbire, può far nascere sintomatologie dolorose in sede inguinale.

Nella maggior parte dei casi come si cura?

Prima di tutto è importante fare una corretta diagnosi. Una buona sinergia medico-fisioterapista è indispensabile per la risoluzione del problema. All’esame clinico-funzionale è utile aggiungere un'ecografia per valutare le strutture muscolari, articolari e la presenza o meno di ernie inguinali. La valutazione medica servirà a distinguere una possibile origine lombare del dolore pubico.

Pubalgia: la terapia?

Innanzitutto il riposo e la sospensione delle attività sportive.
Nella prima fase le terapie sono volte alla risoluzione dello stato infiammatorio e del dolore. In tal senso sono utili le terapie fisioterapiche come le onde d’urto, la tecar ed il laser. A queste possono essere associate tecniche di terapia manuale, per ridurre gli stati di tensione muscolari sulle strutture anatomiche della regione inguinale, che possono essere causa dello stato infiammatorio.
Ridotto il dolore, la seconda fase terapeutica avrà come obiettivo il riequilibrio muscolare: a questo scopo saranno utili esercizi di stretching ed esercizi di rinforzo attivo. Visto le influenze che i vizi posturali possono avere sulla pubalgia, sono importanti, in ultima analisi, anche gli esercizi core-stability, per un buon riequilibrio posturale.

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