Insegnare a parlare a mio figlio
I bambini imparano a parlare poco a poco. I genitori, però, hanno un ruolo fondamentale nell’apprendimento del linguaggio.
Le tappe dell’apprendimento
Il primo anno
Fin dai primi mesi di vita, i bambini cominciano a familiarizzare con la lingua. Percepiscono le sillabe, il ritmo e l’intonazione delle frasi pronunciate dai genitori. A questo stadio, i piccoli comunicano attraverso la mimica, i gesti e i primi vocalizzi.
Tra un anno e mezzo e due anni
Le prime parole del neonato arrivano alla fine del primo anno di vita. Sono pronunciate in maniera isolata e vengono usate per comunicare un messaggio (acqua, pappa ecc.). Con l’andare del tempo, l’acquisizione del linguaggio diventa più rapida: il bambino comincia a imparare la grammatica, costruisce delle frasi più lunghe e complesse e usa delle nuove parole. La pronuncia non è sempre “corretta” dal punto di vista dell’adulto, ma dimostra la volontà del bambino di capire e farsi capire.
Favorire lo sviluppo del linguaggio
Il contesto sociale
Un bambino nasce in un società regolata da codici e regole ben precise. Il suo linguaggio si costruisce attraverso il suo rapporto con questa società, necessariamente diversa dalle altre. I bambini non hanno lo stesso ruolo ovunque nel mondo, e anche il modo in cui i genitori parlano con loro è diverso.
Il fattore socio-culturale è importante, ma ci sono altri aspetti che influenzano il modo in cui i bambini si appropriano del linguaggio. Ognuno impara a parlare a suo ritmo, per delle ragioni emotive, psicologiche e anche in base al contesto familiare.
Stimolare il linguaggio
Molti genitori si chiedono come stimolare il linguaggio dei propri figli. La prima regola è comunicare con loro, indicando i nomi delle persone, degli oggetti e degli animali. I bambini imitano chi li circonda. Parlare in maniera semplice, lentamente, permetterà loro di capire meglio il senso del discorso e di utilizzarlo a propria volta.
Attenzione: semplificare le frasi va bene, ma non bisogna usare lo stesso linguaggio dei bambini. È meglio esprimersi con i vocaboli giusti, da adulti: per esempio, dite “cane” invece di “bau”, “automobile” invece di “brum” ecc. Se vostro figlio non capisce, ripetete la frase lentamente, scandendo bene le parole.
Non bisogna pretendere che i più piccoli imparino a parlare subito. Quando il vostro bebè vi parla, anche se non si esprime chiaramente, cercate d’instaurare un dialogo. Fategli delle domande, incitatelo a rispondere e sfogliate un libro con lui. La pazienza è l’arma migliore per aiutarlo a sviluppare le sue capacità.
Copyright foto: Istock