Eiaculare: come non farsi cogliere impreparate

L'eiaculazione è un riflesso meccanico e biologico che porta l'uomo all'orgasmo: sapere come funziona aiuta a migliorare la vita sessuale di coppia.  

L'emissione dello sperma è influenzata da fattori fisici, quantitativi e psicologici.


Se quello che succede in pratica è evidente, quello che succede in teoria sfugge ai più. Eppure, sapere (bene e per davvero) che cosa succede durante l'orgasmo, come avviene e che cosa comporta in un uomo l’eiaculazione, è fondamentale per una felice vita di coppia sotto le lenzuola. E, ancora prima, per non farsi cogliere impreparate al momento buono. 

Eiaculazione, ovvero (non solo) orgasmo

L’emissione dello sperma (il liquido seminale) indotta dalle contrazioni dei muscoli alla base del pene e dell'epididimo rappresenta il picco del piacere maschile: l’orgasmo dura per tutti alcuni secondi ma è diverso per ciascuno. Ad influenzare l’eiaculazione, infatti, intervengono fattori fisici (intensità, durata e numero delle contrazioni), quantitativi (quanto sperma riesce ad essere emesso) e ovviamente psicologici. Insomma, è sì un riflesso meccanico e biologico ma le variabili in gioco cambiano di continuo. Ecco perché, conoscerle è importante per migliorare la conoscenza del proprio partner e, di conseguenza, l’intimità sessuale.

Un processo in più fasi (più o meno controllabili)

Quando l’eccitazione sessuale si manifesta, i primi a muoversi sono gli spermatozoi che dai testicoli s’infilano nei condotti deferenti e raggiungono la prostata, dove si mescolano al liquido seminale per poi dirigersi verso la base dell’uretra. È a questo punto che l’uomo è prossimo al punto di non ritorno: la tensione che sente gli suggerisce che sta per arrivare all'orgasmo e a quel punto si arrende al piacere. Che si manifesta con contrazioni ritmiche, molto potenti, in media da 4 a 8. 

Il controllo dell’eiaculazione va di pari passo con la padronanza della sessualità: difficilmente ci riesce un 18enne mentre è più fattibile che ci riesca un 40enne, magari ricorrendo all’effetto doccia fredda, ovvero pensando ad altro (per nulla eccitante), così da smorzare l’eccitazione e ritardare l’orgasmo. In questo senso anche i preservativi e i lubrificanti ritardanti aiutano a raggiungere l’obiettivo a patto che il disturbo non sia patologico. Last but not least c’è lo start and stop, tecnica a stelle e strisce che invita la partner a premere sul frenulo del pene sul più bello così da stopparlo e ripartire.    


Dopo l’orgasmo: pisolino e poi bis

È successo a tutte: dopo l’amore lui si addormenta. Non ne fate una malattia, è colpa dell’ipofisi, una ghiandola del cervello che durante l’orgasmo secerne ossitocina e prolattina, inibitori degli ormoni maschili che inducono al sonno. Si chiama periodo refrattario e dura dai 30 ai 45 minuti, al termine dei quali è possibile fare il bis.

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