Intolleranza al lattosio: la caccia alle eccezioni

L'intolleranza al lattosio colpisce un europeo su 5 e quasi tutti gli asiatici. Destreggiarsi in cucina non è facile perché lo zucchero del latte è ovunque: negli insaccati, nelle bibite, perfino nei farmaci.

L'intolleranza al lattosio bandisce i formaggi freschi ad eccezione di quelli ad hoc che, ormai, si trovano al supermercato.


L'intolleranza al lattosio rende i pasti una caccia all’eccezione. La pasta sì ma quella ripiena no, il prosciutto cotto no ma quello crudo sì e via così. Perché lo zucchero del latte che sta mandando in tilt lo stomaco di mezzo mondo - in Europa colpisce il 20-25% della popolazione, con punte tra il 50 e l’80% tra gli ispanici, gli indiani e gli africani, in Asia quasi tutti, tanto che nei menù del lattosio non c’è quasi traccia - è praticamente ovunque. Nel latte, ovviamente, e nei latticini - panna, burro, formaggi freschi e gelato - ma anche in diversi insaccati dove fa capolino sotto forma di additivo, negli alcolici, nel ripieno della pasta fresca e come eccipiente in molti farmaci.

Alimenti contenenti lattosio

Perciò gli intolleranti al lattosio devono stare alla larga ovviamente dal latte di mucca (a meno che non ne sia stato privato), di capra e di pecora - ottime alternative sono il latte di soia, di riso e alle mandorle -, da tutti i formaggi freschi - addio a mozzarella, tomini, stracchini e ricotte a meno che non siano quelli senza lattosio che ormai si trovano abbastanza facilmente anche nei supermercati -, ovviamente dal burro e tutti gli alimenti che lo contengono e dai prodotti da forno che contengono lattosio, primi della lista i cornetti al bar. Banditi anche prosciutto cotto (è l'insaccato che ne contiene di più) salame, tacchino al forno, salsicce e hamburger già preparati e la carne di maiale in genere. Da evitare anche pranzi al fast food perché sia il pane, sia la carne contengono lattosio e se proprio non potete farne a meno ripiegate sui nuggets di pollo o sulle patatine (solo se tradizionali).

Senza lattosio: cosa mangiare

Via libera invece ai cereali, ai legumi secchi, al pesce, al prosciutto crudo e alla bresaola, ai formaggi molto stagionati (dai 30 mesi in su), al pane (quello tradizionale perché le pagnotte alle noci o alle olive potrebbero contenerne), alla pasta (ma non quella fresca e ripiena, a meno che non sia stata fatta in casa), al brodo di verdure (ma non quello granulare), agli yogurt (tranne quelli con l’aggiunta di panna), al gelato (ma solo i gusti alla frutta, bandite le creme), al cioccolato (ma solo quello fondente), ai cocktail (ma senza che vi sia del succo di frutta), al vino, alla birra e alle grappe (non i liquori che invece potrebbero contenere lattosio). Nel dubbio una cena vegetariana o al ristorante cinese o a quello indiano vi solleva dall’incubo della caccia alle eccezioni.

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