Metti i tacchi e lui ti aiuterà

Quella tra le scarpe e i sensi è una storia d'amore intensa e piena di sorprese. L'ultima riguarda i modelli con il tacco che, ora si scopre, rendono gli uomini più servizievoli con le donne che l'indossano e, tanto per dirne una, sono molto più rapidi ad aiutarle di quanto non succeda quando ai piedi ci sono mocassini o ballerine. Risolto il quesito su come e soprattutto perché Kim Kardashian si ostentasse a portarlo anche con il pancione, ora Nicolas Guéguen, ricercatore dell’Università francese Bretagne Sud ed esperto di consumi e consumatori, ha dedicato all’argomento il suo ultimo studio pubblicato su Archives of sexual behavior. 

Sappiamo da millenni che l’aspetto di una donna influenza il comportamento degli uomini che si muovono intorno a lei. Insomma la vecchia scarpetta di Cenerentola - se si considera la prima versione del cantastorie romano Eliano del III secolo -  fa breccia ancora oggi nei cuori degli uomini. D'altra parte la simbologia sessuale evocata dalle scarpe si discute da secoli, vedi Sigmund Freud. Ora sappiamo un po' meglio quanto e come gli abiti e gli accessori - e tra questi le scarpe sono senz’altro le regine - facciamo la loro parte. 

Guéguen ha messo in piedi un test molto accurato. Ha cominciato analizzando le risposte di novanta uomini a una donna di 19 anni che chiedeva loro di aiutarla per un sondaggio sulla parità di genere indossando ora scarpe basse ora scarpe alte. Per la seconda fase ha riunito 180 uomini e 180 donne: a questi, quattro donne hanno sottoposto un sondaggio sui consumi alimentari, anche in questo caso alternando tacchi e paperine. Terzo esperimento: 180 uomini, 180 donne e la reazione di fronte a una donna (anche qui, prima con le scarpe alte e poi con quelle basse) cui cade per terra un guanto, in strada. Quarta prova, l’analisi del comportamento di 36 giovani uomini dentro un bar: donne con i tacchi alti, donne con scarpe basse.

Nei primi tre esperimenti, gli uomini si sono dimostrati molto più disponibili con le donne munite di tacchi alti. E non solo per un gesto cavalleresco ma tutto sommato poco impegnativo come raccogliere un guanto: anche nel caso del sondaggio (incombenza decisamente più noiosa e complicata) la tendenza a preferire i tacchi alti è evidente, spiega Guéguen. Nel bar gli uomini si sono comportanti come lo studioso (e il luogo comune) si aspettava: sono stati molto più lenti ad avvicinare le ragazze che portavano scarpe senza tacco.

Secondo Guéguen tutto si spiega con il fatto che gli uomini associano i tacchi alti alla sfera sessuale, credendo di leggervi una maggiore disponibilità. Messaggio fuorviante che, dice lo studioso, si deve a un’esagerata “associazione tra scarpe con i tacchi alti e sensualità” che in qualche modo va messa in relazione con i modelli che i media - dalla pubblicità al cinema - offrono al pubblico dei Paesi occidentali. Ecco perché un uomo è disposto a sacrificare un quarto d’ora per un sondaggio proposto da una signorina taccata e, invece, tira dritto se la stessa richiesta arriva da una donna che indossa scarpe da ginnastica. C’è anche da tenere in considerazione il fatto che i tacchi alti spesso impongono un’andatura più dondolante e sinuosa. Al punto che, aggiunge Guéguen, bastano piccoli dettagli nel portamento per cambiare radicalmente l’atteggiamento di un uomo nei confronti di una donna. Insomma, la prossima volta che vi cade un guanto, care donne senza tacco, vi tocca far da voi.