"Visual Fashionist" lo stile 2.0 di Roberta Costantino

Roberta Costantino ha fondato il suo blog "Visual Fashionist" sui banchi universitari, otto anni dopo è autrice (anche) del blogzine "Style Factor" e ha qualcosa da dire a chi crede di essere immune al fascino della moda: "Credete di essere originali? Ricordatevi di Steve Jobs".


Roberta Costantino ha iniziato a scrivere il suo blog "Visual Fashionist" sui banchi universitari nel 2007. Da quel momento il successo è stato inarrestabile.


Classe 1982, foggiana d’origine (ma romanad’adozione) Roberta Costantino si è lanciata nel mondo dei fashion blogdirettamente da un banco universitario e i risultati non si sono fattiattendere. In principio, correva l’anno 2007, fu blog Visual Fashionist. “Tuttoè nato grazie a un laboratorio universitario – ricorda lei –perché frequentavo la triennale a La Sapienza e tra le varie attivitàextracurriculari seguivo un corso che prevedeva di creare un blog e svilupparloin base ad una tematica per gestirlo poi sia a livello contenutistico chetecnico. Io incentrai il blog sul tema del visual merchandising, un ambito chemi piaceva molto e che speravo sarebbe diventato il mio lavoro. Poi, per motivipersonali dovetti smettere di seguire il laboratorio ma mi rimase il blog”. Ilresto è storia che dal professionale scivola nel sentimentale quando si parladi Marco “la persona con cui ho condiviso la mia vita negli ultimi sette anni –spiega Roberta – che mi ha aiutata a raggiungere tanti obiettivi sostenendomi eincoraggiandomi”.

Cos’èper te la moda? 

Lamoda è un linguaggio, un modo per esprimere se stessi e la propria creatività,ma anche, a linee più grandi, il riflesso della società, della cultura, dellastoria di ogni tempo. Proprio per questo io credo che la moda abbia tantissimesfaccettature e anche quelli che dicono di non seguirla, hanno semplicemente unloro modo di interpretarla. Prendiamo il normcore, cioè la rivendicazione dellanormalità contrapposta al dover essere alternativi o alla moda a tutti icosti, è una delle tendenze più forti degli ultimi anni e Steve Jobs, adesempio, è stato un'icona (anche) in questo. 

Comesarà il prossimo Autunno/Inverno?

Pensoche si dovrà puntare sui pezzi chiave invernali al di là delle mode e delle tendenze“d’annata”: scegliamo un cappotto che ci stia bene e di qualità, perché loindosseremo spesso, idem per le scarpe, magari ankle boots con un po' di tacco (enon stivale al polpaccio), tanto rossetto soprattutto bordeaux o rossovermiglio, in base alla carnagione. Io giocherò con i colori di stagione tenendosempre nel guardaroba una gonna a ruota, una camicia bianca e un vestito neroche stiano bene addosso. 

Eper l’ufficio?

L’outfitperfetto e supersexy: camicia da uomo sui jeans con un paio di tacchi.

Ilcapo del quale non potresti fare a meno?

Tutti!In realtà, sarò banale, ma i jeans sono la mia coperta di Linus, mi sentocomoda e a mio agio in ogni occasione e tra i tanti ho il mio modello preferitoche mi salva le mattine che davvero non so cosa mettere. Si possono abbinare intantissimi modi diversi, eleganti o casual, con scarpe sportive o con un paiodi tacchi e ti senti subito pronta per affrontare qualsiasi tipo di giornata.

Sefossi una scarpa che scarpa saresti?

Sareisicuramente un sandalo perché mi piace l'idea del piede libero e odio le calze,basso ma non troppo, perché occorre sempre un po' di slancio, sicuramenteintrecciato perché accanto al mio lato concreto ce n'è uno decisamente piùcomplicato e difficile da decifrare.

Seincontrassi un'aspirante fashion blogger cosa le consiglieresti per iniziare?

Diciamoche oggi come oggi non è un incontro difficile: tutti impazziscono all'idea diricevere regali dalle aziende o inviti a party esclusivi, ma non è affattosemplice, è un settore divenuto negli anni altamente competitivo e ancheabbastanza saturo, ma sono del parere che ci sia posto per tutti, soprattuttoper quelli che hanno una propria storia da raccontare o un punto di vistaoriginale sulla moda, magari diverso dai soliti cliché. Il consiglio che possodare è di pensarlo come un vero e proprio lavoro, soprattutto se lo si fa conl'intento di ottenere qualcosa. 

Doveti vedi tra dieci anni?

Tradieci anni ne avrò 43 e mi immagino serena, indipendente, con un lavoro che mi soddisfa,sicura di essere riuscita a fare della mia passione una professione a tutti glieffetti. O almeno è quello che mi auguro con tutto il cuore, ma in qualsiasicaso, ovunque sarò e qualsiasi siano state le strade prese o cambiate, spero diessere sempre pronta a perseguire i miei sogni e il mio pezzetto di felicitàcon la stessa determinazione.

Copyright foto: Visual Fashionist 

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