Vitiligine: la malattia, la cura, le storie

Un disturbo che negli ultimi anni è uscito allo scoperto. Merito della scienza, che cerca nuove terapie. Ma anche delle numerosi voci, femminili, che attraverso le loro storie hanno parlato di vitiligine.

Vitiligine, forse è in arrivo una cura contro questo disturbo.


Vitiligine, una malattia particolare. Ma se la scienza prospetta qualche passo avanti, a livello sociale il cambiamento arriva dalle storie di alcune donne che hanno cercato di raccontare cosa significa vivere con questa malattia.

Cos'è

L'Associazione Italiana Ricerca e Informazione per la Vitiligine, Ariv Onlus, spiega che la vitiligine (in gergo tecnico leucodermia) è una malattia abbastanza frequente, che si manifesta con delle chiazze bianche, rotonde oppure ovali, sulla pelle. Sono macchie con bordi leggermente irregolari, ma ben delimitati, che possono ingrandirsi con un decorso lento ma progressivo. Alla base della malattia, assolutamente non contagiosa, ci sono meccanismi genetici, immunologici e biochimici. Ed è considerata una delle malattie più psicologicamente devastanti.

La cura

Nuova speranza per chi soffre di questa malattia arriva da una classe di farmaci fino ad ora usati per curare l'artrite. Il caso di una paziente che così si è curata, arrivando ad una parziale ripigmentazione è stato pubblicato su Jama Dermatology da Brett King e Brittany Craiglow, della Yale School of Medicine. Il primo passo, per la verità, era stato usare il farmaco anti-artrite contro l'alopecia areata, ma nel fare ciò i medici avevano ipotizzato la sua efficacia anche contro la vitiligine. Iniziata la terapia su una paziente affetta da vitiligine, questa ha visto in due mesi la ripigmentazione della pelle del viso, delle braccia e delle mani. Dopo 5 mesi le chiazze su viso e mani sono quasi scomparse. E senza effetti collaterali. Ma sulla terapia, che è stata appunto testata su una sola persona, serve maggiore sperimentazione.


Le storie

La prima ad uscire allo scoperto era stata la modella 21enne Chantelle Brown-Young, canadese di Toronto, con origini giamaicane. Arrivata sesta al concorso America’s Next Top Model, è diventata la portavoce della sua malattia della pelle, ma soprattutto degli episodi di bullismo che l'hanno portata, a 16 anni, a smettere di studiare. E non è la sola, anche Winnie Harlow, volto di punta del marchio Desigual, simbolo di diverse campagne pubblicitarie. Una donna bella e di successo, cui si è ispirata la giovane inglese Laura Gregory, malata di vitiligine e presa di mira da alcuni bulli da ragazzina. In risposta, ha aperto un profilo Instagram per mostrare la sua bellezza nonostante i pregiudizi, raggiungendo i 64 mila follower. Ha spopolato sui social anche l'immagine della 24enne Tiffany Posteraro, di New York che, dopo aver tentato in tutti i modi di truccare e mascherare le sue macchie e stanca di essere osservata e derisa, ha deciso di farsi incidere sull'avambraccio sinistro Vitiligo, il nome della malattia: un gesto liberatorio, per mostrare con orgoglio la ragione delle sue macchie.

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