La Dama Bianca ai finanzieri: dove sono le mie Louboutin?

La Dama Bianca, alias Federica Gagliardi, arrestata a Fiumicino lo scorso 13 marzo con 24 chili di cocaina nel trolley ora è accusata di concorso esterno in un'associazione finalizzata al traffico di droga. Ai finanzieri domandò: "Cioè, mi hanno buttato i vestiti, le scarpe Louboutin?"

La Dama Bianca, alias Federica Gagliardi, fu arrestata lo scorso 13 marzo a Fiumicino con 24 chili di cocaina.


L'hanno beccata in flagranza di reato, con le mani nel sacco, all'aeroporto di Fiumicino, con 24 chili di cocaina stipati nel trolley e nello zainetto. Ora, insieme ad altre 27 persone - trafficanti, broker e diversi complici, tra i quali un agente della Polaria in servizio allo scalo della Capitale, Andrea Pellegrini, e tre addetti alle pulizie -, la Dama Bianca, alias Federica Gagliardi, ha ricevuto un'ordinanza di custodia cautelare e dovrà difendersi dall'accusa di concorso esterno in un'associazione finalizzata al traffico di droga. Non ne so niente, era pieno di roba" provava a giustificarsi lei mentre la Guardia di Finanza spulciava nei suo bagagli. "Cioè, mi hanno buttato i vestiti, le scarpe Louboutin?", domandava, quasi indispettita, a chissà chi. “Federì, non dire niente, che parlamo a fà, stanno quattro cose tue” le risponde uno dei finanzieri senza alzare lo sguardo, mentre l'altro fa la conta dei panetti di droga

Era il 13 marzo scorso e la Dama Bianca era sicura di farcela. Sicura che, nonostante all'ultimo momento un anello della catena fosse saltato, lei quel carico l'avrebbe portato a destinazione. La prima volta che ci aveva provato era andato tutto a rotoli perché, all'ultimo, spaventata, aveva abbandonato la valigia con la droga e il contrattempo era costato alla banda di narcotrafficanti 60mila dollari che avevano già provveduto a distribuire sotto forma di mazzette ad alcuni poliziotti venezuelani. Un fallimento alle spalle era già troppo per la donna "spregiudicata", come emerge dagli atti dell'inchiesta, pronta a mettersi a disposizione dei criminali per il proprio tornaconto ma per nulla disposta a rinunciare alle comodità: "se non mi fate il biglietto di business, io sull'aereo non salgo". 

La trentatrenne era convinta che l'essere una bella bionda, per lo più nota e amica dei potenti, grazie a quelle foto del G8 di Toronto dove di bianco vestita era apparsa il 25 giugno del 2010 accanto a Berlusconi - per non parlare delle trasferte in Brasile e a Panama, dove incontrò un'altra conoscenza degli inquirenti napoletani, Valter Lavitola - fossero il suo passe-partout. E invece, non appena ha fatto capolino dalla porta dell'aereo ha trovato la Finanza ad attenderla. Loro sapevano già tutto e senza troppi giri di parole l'hanno portata nello stanzino e l'hanno messa a sedere. 


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