Film Scamarcio-Chiatti: La Cena di Natale (e le complicazioni amorose)

La Cena di Natale, sequel di Io Che Amo Solo Te, sbarca al cinema il 24 novembre. Protagonisti di nuovo Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti alle prese con la gravidanza, i tradimenti, gli amori che vanno e quelli che arrivano.

Riccardo Scamarcio nei panni Damiano e Laura Chiatti in quelli di Chiara, saranno al cinema il 24 novembre con La Cena di Natale. © 01distribution

La Cena di Natale di Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti porta in tavola (e al cinema, dal 24 novembre) le nuove traversie di Damiano e Chiara, coppia in dolce e turbolenta attesa.

Siamo di nuovo a Polignano a Mare (la pellicola diretta da Marco Ponti è il sequel di Io che amo solo te, tratto dal best seller di Luca Bianchini), lei è incinta di otto mesi, lui il solito e inguaribile fedifrago. Tra i corsi preparto (di lei) e le scappatelle (di lui, con Debora-Giulia Elettra Gorietti), l’intramontabile amore dei rispettivi genitori - Don Mimì (Michele Placido) e Ninella (Maria Pia Calzone) -, la comparsa della sorella milanese della suocera (nei panni di Veronica Pivetti), un possibile nuovo amore per Orlando (Dario Aita) alle prese anche con la fecondazione dell'amica lesbica Daniela (Eva Riccobono), la cena di Natale (quella dove sono tutti seduti intorno al tavolo tra una tappezzeria damascata) arriva scoppiettante e piena di sorprese.      

A cominciare da quelle sfoderate dal recidivo Damiano il “portatore del conflitto nella storia - spiega Riccardo Scamarcio -: riprendendo la migliore tradizione della commedia all’italiana, che metteva in scena vizi e malcostume del nostro paese ipocrita, abbiamo cercato di creare un personaggio controverso”. Un ruolo difficile ma interessante da interpretare, sottolinea l’attore “perché, nonostante i suoi comportamenti, dovevo cercare un empatia tra lui e il pubblico attraverso l’ironia”. Una missione complicata dal fatto che la sua dolce metà, Chiara, è incinta.

Pancione che sul grande schermo è quello vero, dal momento che il film è stato girato durante la gravidanza di una Laura Chiatti decisa a dissacrare i luoghi comuni - “Quella storia della dolce attesa è proprio una cavolata, la gravidanza è un momento particolare, ma non sempre piacevole, prima vomiti, poi sbarelli di continuo causa alti e bassi degli ormoni” - e a mettere i puntini sulle i: tradire una donna incinta “è una cosa orrenda e squallida, significa uccidere un’armonia magica, irripetibile”.  
 
Se invece sul grande schermo la magia funziona è perché i due attori si conoscono e apprezzano (professionalmente) da 20 anni: "Io adoro Riccardo molto più di quanto lui non adori me, o forse ho solo un modo più diretto di esprimere l’amore che ho per lui”, confessa lei. “Abbiamo iniziato insieme, ai tempi di Compagni di scuola in tv - aggiunge -, e ho capito subito che Riccardo aveva una marcia in più, un talento speciale. Quando recito con lui, sento di avere una guida, cosa di cui avverto il bisogno, sia nella vita che nel lavoro”. Sottoscrive e conferma Riccardo, che, a proposito parla di una “sintonia in scena" e di una grandiosa “capacità di sdrammatizzare”. Ciò non toglie, precisa, che “Io e Laura non andiamo d’accordo su nulla”. 

Dedicato a Bud Spencer perché, spiega Mario Ponti "rappresenta un tipo di cinema italiano con cui la mia generazione è cresciuta, un cinema enorme dove c’era tutto, dal western alla commedia sexy e alla fantascienza. È una persona che con i suoi film mi ha dato tanto, e questo è il mio modo per ringraziarlo”, La Cena di Natale si chiude con un brano di Emma Marrone, Quando le canzoni finiranno, voluto da Luca Bianchini “dopo aver ascoltato in anteprima il mio disco" spiega la Marrone. Che aggiunge: “è curioso, perché avevo sempre pensato che poteva essere una canzone perfetta per un film. Poi, con la sua forza struggente che sposta gli equilibri di una storia d’amore classica, è anche una canzone che è un’incognita: proprio come una cena di Natale, una cosa dalla quale non sai mai bene cosa puoi aspettarti, con tutte quelle persone riunite assieme”. Ecco perché, come dice il trailer, a La Cena di Natale siamo tutti invitati: per essere pronti (quasi) a tutto.

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