Masha-Orso: in italiano, ecco lo spin off

Masha, la pestifera bionda più amata dai giovanissimi, raddoppia le sue peripezie televisive: ecco lo spin off italiano a base di fiabe popolari e racconti inediti.

Masha non si ferma e, dopo aver scalato le classifiche di gradimento tra i giovanissimi grazie alle sue vicissitudini televisive (e cinematografiche) in compagnia del comprensivo Orso, diventa protagonista assoluta in un divertente spin off. Ma non solo. La nuova serie del cartone animato ispirato al folklore russo (e densissimo di riferimenti storici e culturali adatti ai piccini ma interessanti anche per i più grandi) arriverà presto in Italia con i nuovi episodi, in onda su Rai YoYo dall’8 febbraio, che – ogni giorno – preannunciano picchi di share. 

D’altra parte si sa, la pestifera bionda dall’abbigliamento ispirato alla Russia zarista piace, eccome se piace. Gli episodi del cartone, dati alla mano, coinvolgono quotidianamente oltre 250mila telespettatori con picchi di share al 6,8% per un singolo episodio e tutto lascia intendere che – sul divano di fronte alla tv – non si trovino solo giovanissimi ma anche molti papà e mamme ormai appassionati alle vicende della piccolina dagli occhi blu e dall’indole molto (ma molto) dispettosa. 

O almeno di questo sembra certo il direttore di Rai Ragazzi, Massimo Liofredi, secondo il quale “la serie è diventata un successo per le famiglie di tutto il mondo grazie alla sua doppia capacità di essere divertente e di educare”. E proprio l’obiettivo strettamente didattico sarà trainante per lo spin off che vedrà Masha alle prese con lunghi monologhi nei quali racconterà ai suoi fan fiabe popolari e storie inedite. Questa nuova serie sarà articolata in 26 episodi da 5 minuti ciascuno che saranno distribuiti in Italia dalla società romana Dall’Angelo Pictures alla quale – tra l’altro – spetta il merito di aver scoperto per prima le peripezie della vivacissima biondina e del docile e comprensivo Orso, portandoli sui piccoli schermi del Belpaese per la prima volta nel 2011. 

Il resto è storia ma genitori e bambini non possono che ringraziare.

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