Laura Croix, il miracolo del Bataclan: colpita 6 volte esce dal coma

"Il miracolo del Bataclan" così i media francesi hanno ribattezzato la storia di Laura Croix, 31enne cantante dei The Traps di recente uscita dal coma che il 13 novembre è stata colpita 6 volte al torace e all'addome. 

Laura Croix, 31enne voce dei "The Traps" si è risvegliata dal coma dopo gli attacchi al Teatro Bataclan, lo scorso 13 novembre.


Gli ultimi ricordi di Laura Croix sono al Bataclan di Parigi: le note degli Eagles of Death Metal spezzate dagli spari, le voci dei terroristi che urlano "Allahu Akbar”, il dolore delle 6 pallottole che la colpiscono all'addome e al torace, sfiorando il cuore. Quel maledetto venerdì 13 novembre Laura Croix ha perso i sensi, ridotta in fin di vita. Lo scorso 10 dicembre, dopo dieci operazioni e quasi un mese di coma, si è risvegliata in ospedale, in quello che i giornali francesi hanno ribattezzato “il miracolo del Bataclan”. Laura ha iniziato a comunicare poco per volta, prima muovendo gli occhi, poi a voce. 

La prima cosa che voleva sapere era cosa fosse successo”, ha raccontato al Times il fratello della 31enne che prima di perdere due dita, ritrovarsi con un braccio rotto e una serie di ferite non solo nel corpo, faceva la cantante nel gruppo parigino The Traps. “Ha incubi terribili - ha raccontato ancora il fratello -. Sa che molte persone sono state uccise, fa un sacco di domande”. 

Nel frattempo, ai suoi fan che fanno un sacco di domande su di lei, risponde il post sulla pagina Facebook della band: “Ciao a tutti, Laura è ancora in terapia intensiva, ma ha iniziato a parlare. È stanca e ha bisogno di molto riposo. Siete stati numerosi a chiederci come aiutarla. Al di là delle spese che sosterrà lo Stato, ci saranno da pagare protesi e trattamenti vari. Quando sapremo come utilizzare i fondi, avvieremo una raccolta sulla pagina del gruppo. Grazie ancora per il vostro sostegno".

Un sostegno che aiuterà anche la famiglia di Laura, piegata da questo mese vissuto appesi a un filo, a covare speranza e zittire paure. Tanto che il padre ha sviluppato un’ulcera ed è finito a sua volta in ospedale. Anche se il calvario di Laura si è risolto con un lieto fine, il peggio deve ancora venire: per lei, come per gli altri 352 sopravvissuti agli attacchi terroristici, il cammino per superare il trauma psicologico è lungo e tutto in salita. Se prima di uscire dall’ospedale dovrà passare almeno un anno, la famiglia spera che un giorno, la giovane possa ritrovare la forza e la voglia, di tornare sul palco.

Copyright foto: Facebook@Laura Croix
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