Gambero Rosso: ecco la rivoluzione dei (migliori) bar d'Italia

Bar D’Italia 2016: la guida di Gambero Rosso racconta la rivoluzione dei bar: confortevoli, ricercati, aperti dalla colazione all'aperitivo propongono anche fiori, libri e dvd. Il migliore è in provincia di Bergamo.

La guida Bar D'Italia 2016 di Gambero Rosso recensisce i migliori locali della Penisola.


Scordatevi i bar sport: i migliori del terzo millennio sono di design, animati da musica e mostre, aprono i battenti con le colazioni, sorprendono con i pranzi e allietano con gli aperitivi. Nel frattempo propongono abiti, gioielli, libri, fiori, profumi

A raccontare la nuova identità dei bar è la guida del Gambero Rosso Bar D’Italia 2016 che dopo aver passato in rassegna i migliori bar “dal caffè alla brioche, dai cocktail ai tramezzini, dai vini alla proposta gastronomica, per l'aperitivo o per un pasto veloce” ha recensito la Penisola a suon di tazzine (che valutano il locale) e chicchi di caffè (metro di giudizio per eleggere il re del bar). Quelli che hanno raggiunto quota Tre in entrambe le categorie hanno partecipato al Premio Illy bar dell’anno, Caffè storici e Bar dei grandi alberghi. Risultato: sul gradino più alto del podio 2016 c’è La Pasqualina, ad Almenno San Bartolomeo, in provincia di Bergamo. Al vincitore un viaggio in Brasile per scoprire le origini e la coltivazione di quel caffè che sa preparare e servire così bene.   

L’affresco che Laura Mantovano, curatrice della guida, traccia nel presentare i risultati la dice lunga sulla rivoluzione in corso: “Devi comprare dei fiori? Vai al bar. Acquistare prodotti di nicchia da mettere in dispensa, oggettistica per la casa, libri, dvd? Vai al bar. Vedere una mostra importante, ascoltare buona musica, partecipare a un workshop? Idem come sopra”. Certo, non tutti sono a questi livelli, d’altra parte in Italia ce n’è uno ogni 400 abitanti, 150mila in totale, tuttavia “oggi come non mai il bar è il locale h24 dove tutto trovi e tutto puoi fare”. 

Entrando nel vivo della guida, le tre new entry premiate con tre chicchi e tre tazzine sono “tre realtà di provincia che vantano una proposta personalizzata, articolata e raffinata dal mattino fino a sera, con in più una location mai banale”: Staccoli Caffè di Cattolica, Viennoiserie Gian di Castiglione delle Stiviere e Dolce e Salato di Pianoro. 

A voler fare una classifica delle regioni più fornite, la Lombardia domina con 8 locali premiati, seguono Piemonte e Veneto con 6, Sicilia ed Emilia Romagna con 5, Friuli Venezia Giulia con 3, Liguria, Toscana, Lazio con 2. Un locale sul podio per Abruzzo, Marche e Puglia.  

Per l’aperitivo, diventato ormai un rito sociale irrinunciabile, il premio San Bitter&Gambero Rosso è andato a Il Pasticciottino di Gallipoli in provincia di Lecce che, secondo la giuria composta da giornalisti e blogger, ha proposto la formula più originale e divertente. “Volevo proporre qualcosa di nuovo, uscire dagli schemi - spiega Antonio Campeggio, pasticcere da 35 anni – e nello stesso tempo valorizzare una tradizione antica del Salento come il pasticciotto, un dolce a base di pasta frolla riempita di crema pasticcera. Questo piccolo scrigno goloso ora lo propongo in 15 versioni salate oltre ad altre 15 dolci, pescando sempre o quasi dai nostri prodotti tipici”. Un azzardo che non è passato inosservato e si sa che la fortuna premia gli audaci.

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