H&M: la modella con l'hijab per conquistare il mercato musulmano

Mariah Idrissi, modella londinese di origini pakistane che indossa l'hijab, è stata scelta da H&M per lo spot "Close the loop". Una rivoluzione culturale per conquistare un mercato da 500 miliardi di dollari.

Mariah Idrissi, la modella che indossa l'hijab, scelta da H&M per lo spot che invita al riciclo.


Ventitré anni, un piercing al naso e l'hijab, il velo musulmano, che le incornicia il viso. Una delle protagoniste dello spot Close the loop di H&M, il colosso svedese dell'abbigliamento low cost, si chiama Mariah Idrissi, vive a Londra, parla british, fa la modella, gestisce un salone di bellezza specializzato in henné sul corpo, massaggi marocchini e cura delle mani e si è fatta notare su Instagram. Le sue foto private, scattate con lo smartphone, raccontano la sua bellezza di origini pakistane e la sua ambizione di arrivare lontano, il fatto che sia stata scelta per la campagna che invita a riciclare vestiti e a inventarsi (e reinventarsi) la moda, che i tempi sono maturi per il multiculturalismo nella moda. 

D’altra parte Mariah, con il suo broncio da top model, il suo sguardo da gatta, e la sua fierezza nell’appartenere alla propria cultura, è il modello di molte ragazze musulmane desiderose di apparire chic senza tradire le proprie origini. Perché se la moda è rappresentazione, Mariah rappresenta una fetta di mondo che, finora, era rimasta a guardare pur spendendo parecchi miliardi di dollari.  
  
Sono sorpresa di questo successo” ha spiegato lei, stupita dell’eco mediatico che la sua presenza nella campagna di H&M ha scatenato nel mondo. Per posare ha chiesto e ottenuto il permesso della sua famiglia, accordato perché "è una buona causa”. Lo spot, infatti, dove la 23enne appare dopo 54 secondi, è un inno alla fierezza della diversità: c’è un pugile che saltella con la protesi alla sua gamba e c’è un’anziana signora (e perfino un ragazzo) che indossa una minigonna, c’è un ragazzo sovrappeso vestito aderente e un’altro tutto di rosa. Insomma, c’è di tutto e c’è l’invito a essere se stessi perché, conclude lo spot, "Non esistono regole nella moda, a parte una: ricicla i tuoi abiti”. 

Per ognuno c’è una frase: quando arriva il turno di Mariah la voce dice “look chic": "Si pensa sempre che le donne che indossano il hijab vengano ignorate quando si tratta di moda - ha dichiarato, a proposito, Mariah -. Quindi è sorprendente che un colosso del genere mi abbia scelta". Tant’è: non solo l’ha scelta ma l’ha anche rispettata in tutto e per tutto, com’è giusto che fosse. Il suo camerino era privato e di uomini nei paraggi non c’era nemmeno l’ombra: “Sono stata trattata con rispetto”, ha confermato la modella che l’hijab lo porta da quando aveva 17 anni, tardi, rispetto alla media. Ma da quel primo giorno non l’ha più tolto trasformandolo non solo nel marchio della sua identità ma anche del suo fascino. Vero: c’è quello scatto pubblicato su Instagram lo scorso aprile, con i riccioli al vento, che ha animato qualche sospetto ma di fronte a una tale rivoluzione, il dettaglio passa in secondo piano.   

Fa guardare la donna musulmana senza paura e disprezzo, ma con una sana curiosità” scrive il blog MuslinGirl. “Siamo fiere di te, finalmente si parla di musulmani in modo positivo” si legge sull’account Instagram di Mariah. Va da sé che, oltre ai parenti rimasti in Pakistan, qualcuno non abbia gradito e veda nella sua esposizione fashion un conflitto con la religione. 

Resta il fatto che nel 2013 i musulmani hanno speso 266 miliardi di dollari per vestirsi con gusto rispettando la tradizione, dice Thomson Reuters. E le previsioni dicono che ne spenderanno quasi 500 entro il 2019. Colossi come Donna Karan, Tommy Hilfiger e Mango lo sanno da tempo: vedi le collezioni Ramadan. Insomma, ci siamo, la rivoluzione è appena iniziata.

Copyright foto: Instagram@Mariah Idrissi
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