Capi da sfilata "dispersi", l'incubo di Johnson Hartig si realizza

Johnson Hartig ha inviato abiti e accessori per la sfilata con un servizio postale ma i pacchi non sono mai arrivati nella New York della Fashion Week. Per Libertine, quindi, un catwalk ridottissimo.

Sfilata in versione “ridotta” per il marchio Libertine del designer Johnson Hartig alla New York Fashion Week. Il motivo è presto detto ma, probabilmente, non sarà altrettanto presto “digerito” dal diretto interessato. 

Lo stilista, infatti, da Los Angeles è volato nella Grande Mela per partecipare alla Settimana della Moda presentando la sua collezione. La collezione, nel frattempo, è stata inviata tramite un noto servizio di spedizioni che avrebbe dovuto fargli trovare almeno tre scatole di abiti e accessori comodamente a destinazione. Peccato, però che questo non sia mai successo e che lo stilista si sia trovato solo praticamente a bordo passerella mentre la maggior parte dei suoi lavori risultavano semplicemente “dispersi”.

Panico, paura, terrore e – insomma – la realizzazione dell’incubo di ogni designer alla vigilia di una sfilata importante come avrebbe dovuto essere questa. Dopo il comunicato stampa di rito e l’annuncio su ogni social possibile e immaginabile, lo stilista ha ancora dichiarato di essere "devastato” e soprattutto di aver trovato “estremamente frustrante che la società di spedizione non abbia tentato in alcun modo di risolvere la situazione considerando che in quei pacchi c’era il lavoro duro degli ultimi sei mesi”.

In ogni caso, però, piangersi addosso non si è mai rivelata la soluzione migliore e Harting deve saperlo bene visto che ha “improvvisato” una sfilata (seppur in versione ridotta). Il risultato? Comunque ottimo, almeno secondo chi c’era e immediatamente ha condiviso con lo stilista, via social, la propria approvazione: “Spettacolo fantastico e bellissimi momenti”. E adesso Johnson Hartig (forse) potrà risvegliarsi da questo incubo (alla moda). 

Copyright foto: Johnson Hartig Official Facebook