Lucio Battisti, a 17 anni dalla sua morte l'emozione corre sul web

Diciassette anni fa moriva Lucio Battisti, il cantautore da 45 milioni di dischi venduti e pochissime interviste e concerti concessi. Oggi i suoi fan - da Ramazzati a Morgan passando per Emma - lo ricordano sul web.

Lucio Battisti è morto il 9 settembre 1998, a Milano.


Quelle di Lucio Battisti erano canzoni capaci di raccontare storie. D'amore, di vita, di sogni, di sentimenti: le storie che viviamo tutti noi, prima o poi. Ecco perché le sue parole sono scolpite nella memoria anche di chi diceva di non conoscerlo. Sono passati diciassette anni da quando se n’è andato, quel 9 settembre del 1998 in una clinica di Milano. Oggi i fan ricordano l’anniversario sui social network anche perché circa un anno fa la vedova di Lucio, Grazia Letizia Genovesi, ha fatto trasferire la salma dalla tomba di Molteno (in provincia di Lecco) a San Benedetto del Tronto, dove è stata cremata. 

A dire il vero, la Genovesi non ha mai gradito l’affetto dei fan per Lucio: è arrivata al punto da osteggiare manifestazioni in suo ricordo minacciando azioni legali. D’altra parte anche Lucio non amava il clamore e nonostante i 45 milioni di dischi venduti, i suoi concerti si contano su due mani, così come le sue interviste (ai giornalisti, dichiarò negli anni Settanta, preferiva l’olio di ricino) e le sue comparsate in tv sono memorabili più per gli scontri con la stampa che per le sue esibizioni. Tant’è, voleva che fossero le sue canzoni a parlare per lui e a chi faceva obiezioni sulla qualità della sua voce rispondeva con una domanda: “vi emozionano?”. Perché è questo Lucio Battisti, un’emozione.  

E anche quest’anno le emozioni che ha regalato (e continua a regalare) a intere generazioni sono dolci e commosse, com'era lui. C'è quello degli appassionati tanto quanto quello dei colleghi. Eros Ramazzotti parla di sedici anni trascorsi “senza il più grande di tutti”. I Negramaro ripropongono i video delle loro cover di Battisti: E penso a te ed Amarsi un po’. Morgan ha messo in rete un brano tratto dal suo libro Dissoluzione, il cui titolo è Il giorno in cui morì BattistiNoemi lo ha voluto omaggiare con un tweet: ha scritto “I love you” con gli hashtag #emozionipensierieparole e #Capolavori. Commosso, infine, il ricordo di Gianluca Grignani, che ha ricordato il giorno della sua morte: “Lo ricordo bene, avevo un concerto ad Arezzo, ho pianto come un bambino. Sei l'ispirazione della mia vita”.

Qualche giorno fa, invece, gli attuali proprietari della villa sul mare vicino a Porto Cesareo (nel Salento, in provincia di Lecce) nella quale Battisti passò diverse estati insieme a Mogol tra gli Anni '60 e '70 per comporre alcuni dei suoi grandi successi hanno annunciato che allestiranno attorno alla dimora una piccola struttura ricettiva e un parco letterario dedicato al cantautore. Un’iniziativa che Lucio, perennemente impegnato a innovare, a sperimentare e a superare se stesso, approverebbe. E magari, un po', lo emozionerebbe.

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