Tumori: una proteina rende più efficace la chemio

Nella lotta contro i tumori un aiuto potrebbe arrivare da una proteina che renderebbe la chemioterapia più efficace. Nello studiarla, i ricercatori hanno scoperto anche cosa rende alcuni tumori più resistenti ai farmaci.

Una proteina potrebbe essere utile per ammorbidire il tumore e rendere la chemioterapia più efficace.


Molti passi si stanno facendo nella direzione di cure sempre più personalizzate nella lotta ai tumori, e negli ultimi anni la ricerca si sta indirizzando verso le cosiddette terapie intelligenti, in grado di agire su particolari molecole presenti nelle cellule tumorali - che naturalmente non funzionano se il paziente non presenta queste particolari molecole. Allo stesso tempo, anche nei pazienti più adatti a questi nuovi farmaci, il tumore può evolversi e diventare resistente alla terapia. Motivo per il quale spesso, nonostante la scoperta di trattamenti innovativi, la chemioterapia resta un'arma importante nella lotta alla malattia. Anche se presenta diversi effetti collaterali.

Ben venga quindi la scoperta, pubblicata sulla rivista Cancer Cell, di un modo per rendere più efficace la chemioterapia. Soprattutto considerando che, nello studiare la proteina che sarebbe in grado di ammorbidire il tumore prima di colpirlo con i farmaci chemioterapici, i ricercatori dell'università di Manchester che hanno lavorato a questo progetto, hanno scoperto cosa determina la differenza tra i tumori che rispondono ai farmaci e quelli resistenti alle terapia.

Tutto ruota intorno ad un particolare gruppo di farmaci, i tassani, usati nel trattamento, ad esempio, del tumore del seno e dell'ovaio. Gli scienziati hanno cercato di capire come i tassani inducano le cellule tumorali a uccidere se stesse. Allo stesso tempo, hanno compreso che le cellule resistenti alla terapia hanno alti livelli di una proteina, la Bcl-xL. I due elementi, uniti, possono dare gradi risultati, ha spiegato uno dei ricercatori, spiega Stephen Taylor. ''Potenzialmente se combiniamo la proteina con i tassani, si possono prendere i tumori resistenti e renderli più sensibili ai farmaci. Questi nuovi inibitori, essenzialmente, ammorbidiscono le cellule tumorali, in modo che quando le cellule tumorali vengono trattate, è più facile che muoiano''.

Stando a quando precisato da Cancer Research UK, i farmaci a in grado di bloccare la proteina Bcl-xL-sono già in fase di sviluppo da parte di alcune aziende farmaceutiche, e negli Stati Uniti sono in atto i primi trial su pazienti.

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