Cloe, un pastore belga, azzanna Astrid, 2 anni. E la uccide

La piccola Astrid stava giocando con la cuginetta quando Cloe, il cane addestrato, la azzanna e la uccide. Sulla vicenda ora s'indaga per procedere, eventualmente, con il reato di omicidio colposo. 

Il morso alla gola di Cloe, pastore belga addestrato, è stato fatale per la piccola Astrid, 2 anni mezzo.


Due anni e mezzo, un pomeriggio all’aperto, a giocare a casa della cuginetta di otto anni, a San Martino al Tagliamento. Cloe, un pastore belga addestrato dal pelo nero con loro, squittii, risate, le piccole che danno da mangiare all’animale. Poi, improvvisa, la tragedia, urla disperate. È bastato un attimo, forse un movimento di troppo, fatto sta che il morso di Cloe alla gola è stato fatale per Astrid Guarini. Gli zii hanno sentito le grida, sono corsi fuori, hanno fatto quel che hanno potuto per fermare l’emorragia, immobilizzato il pastore, chiamato l’ambulanza che si è precipitata all’ospedale di Pordenone in una lotta per la vita lunga una trentina di chilometri. Ma non c’è stato niente da fare. Astrid non c’è più.  

Ora resta un vuoto grande così e le indagini della compagnia carabinieri di Pordenone, coordinate dal maggiore Marco Campaldini che dovranno stabilire eventuali responsabilità nella mancata custodia dell’animale (che ora è sotto sequestro, in un canile) e verificare se ci sono i presupposti per l’ipotesi di reato di omicidio colposo.

Sul cancello di quella villetta dove Astrid e la mamma erano andate per passare un pomeriggio sereno è ancora appeso quell’avvertimento che suona quasi beffardo, all’indomani della tragedia: “cani da guardia addestrati, non avvicinarsi e non entrare”.

La vicenda è desinata a riaprire un nuovo capitolo nella polemica dove in molti, primo tra tutti il Codacons, chiedono più regole per i proprietari: “La questione dei cani aggressivi e potenzialmente pericolosi per la salute dell'uomo deve essere affrontata una volta per tutte” scrive l'Associazione dei Consumatori ribadendo la necessità che "i proprietari di cani particolarmente forti e potenzialmente pericolosi abbiano un patentino obbligatorio". E ancora: "Al di là del caso specifico e delle dinamiche che hanno causato l'aggressione, è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolosi per l'uomo - afferma il Presidente, Carlo Rienzi -. Indipendentemente dall'educazione che si dà al proprio animale, è universalmente riconosciuto che esistono razze, come i pitbull o i rottweiler, che per le caratteristiche (potenza, robustezza, dentatura) possono provocare ferite letali in caso di morsicatura". Il morso di "un volpino non causa le stesse ferite del morso di un rottweiler. L'aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotte dall'ex Ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i proprietari, con conseguenze negative per la sicurezza. Ci chiediamo quanti altri bambini debbano morire prima che le istituzioni ci diano ascolto", ha concluso Rienzi. 

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